Un nuovo capitolo si apre per il Rimini e la sua comunità di tifosi. In una conferenza stampa carica di aspettative, la nuova patrona del club, Giusy Anna Scarcella, ha svelato la sua visione, le sue ambizioni e il legame profondo tra la sua azienda, la Building Company, e il futuro della squadra. Le sue parole, riportate da Newsrimini.it, hanno tracciato la rotta di un progetto che unisce sport, business e sostenibilità.

Giusy Anna Scarcella ha confermato l'accordo per il centro sportivo della Gaiofana, un'iniziativa che si concretizzerà nelle prossime settimane e che rappresenta il primo, fondamentale passo del suo mandato. Ha spiegato che la sua azienda si occupa di energie rinnovabili e che l'interesse per il Rimini è legato a un progetto più ampio. Ha rivelato che la Building Company è stata accreditata come technical partner da una grande società parastatale, il che le garantisce un "portafoglio servizi" da utilizzare per un rapporto diretto tra l'ente e il cliente finale. Ma perché proprio Rimini? "Prima di tutto perché c'è un progetto importante che è il centro sportivo, per far pubblicità alla mia azienda e per fare business," ha chiarito la patrona, sottolineando il legame sinergico tra la crescita del club e quella della sua attività.

La scelta della città romagnola non è casuale. Scarcella ha raccontato di avere già un legame con la zona, con un fornitore di Bologna e una dipendente di Rimini che è la sua responsabile di produzione. "Abbiamo la possibilità di riempire la Romagna di pannelli, ma qui c'è la visibilità della Rimini Calcio," ha spiegato, evidenziando il potenziale del club come veicolo promozionale per la sua azienda. Ha ribadito con convinzione che la crescita della Building Company e quella del Rimini F.C. saranno "di pari passo," un legame che ha definito in modo molto personale: "Io dico sempre: mio figlio, la mia famiglia, la Building e ora dico il Rimini F.C."

La conferenza ha toccato anche un argomento delicato: le voci circolate sulla sua figura. Giusy Anna Scarcella ha respinto con forza le insinuazioni che la dipingono come un prestanome. "Non ho idea di chi sia Pulcinella, ma loro, però una volto non c'è, altrimenti mi farei fare una domanda. Qui Pulcinella non ne possono esistere," ha dichiarato con fermezza. Ha sottolineato la sua indipendenza e il suo vissuto fatto di "lavoro, sacrifici" in 14 anni di carriera. "Non potrei mai essere il prestanome di nessuno. Chi mi conosce, sa il mio vissuto... non accetto che qualcuno possa pensare che io sia la testa di legno di qualcuno," ha ribadito, confermando di aver querelato chi l'ha accusata di essere "una testa di legno, una mafiosa, una camorrista," o ha offeso lei e suo figlio.

Sezione: Serie C / Data: Ven 05 settembre 2025 alle 19:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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