La vicenda dell'Unione Sportiva Albenga ha preso una piega giudiziaria significativa nelle ultime settimane. La Procura di Savona, con a capo il Pubblico Ministero Claudio Martini, ha avviato un'indagine approfondita sulla gestione finanziaria del club calcistico, in seguito a una serie di denunce presentate da diverse parti interessate.
Un'inchiesta nata dal basso
Non sono stati i grandi organi di controllo a muoversi per primi, ma la base stessa dell'ecosistema che ruota attorno alla società sportiva. Fornitori rimasti senza pagamenti, ex calciatori con stipendi arretrati e tifosi preoccupati per le sorti della loro squadra hanno presentato molteplici esposti, creando un effetto domino che ha portato la magistratura a interessarsi del caso.
Questo crescente malcontento ha costretto la Procura a intervenire, analizzando nel dettaglio la situazione economica del club ingauno, che già a febbraio aveva subito l'esclusione dal campionato di competenza.
Società sportiva o impresa commerciale?
Un elemento chiave dell'inchiesta riguarda la natura stessa dell'US Albenga. Nonostante si tratti formalmente di una società sportiva, gli inquirenti la stanno considerando a tutti gli effetti come un'impresa commerciale, soggetta quindi alle normative che regolano le attività economiche.
Questa classificazione ha permesso alla Procura di richiedere la liquidazione giudiziale, procedura che si attiva quando un'azienda non è più in grado di far fronte ai propri debiti e obblighi finanziari.
Un buco finanziario preoccupante
Le indagini preliminari hanno rivelato una situazione economica estremamente compromessa. Secondo quanto emerso, l'Unione Sportiva Albenga sarebbe "strutturalmente insolvente in maniera irreversibile", con un deficit che ammonterebbe a diverse centinaia di migliaia di euro.
Tale condizione non lascerebbe spazio a possibilità di risanamento, rendendo necessario l'intervento dell'autorità giudiziaria per gestire l'inevitabile processo di cessazione dell'attività e la ripartizione delle eventuali risorse rimanenti tra i creditori.
Le conseguenze sportive e sociali
L'esclusione dal campionato, avvenuta lo scorso febbraio, aveva già segnato un duro colpo per la comunità calcistica di Albenga. Ora, con l'apertura di un'inchiesta giudiziaria e la probabile liquidazione della società, si profila uno scenario ancora più complesso per il futuro del calcio nella cittadina ligure.
La crisi dell'US Albenga rappresenta anche un caso emblematico delle difficoltà che possono incontrare le società sportive di provincia, spesso gestite con risorse limitate e particolarmente vulnerabili a crisi finanziarie.
Cosa succederà ora?
Con la richiesta di liquidazione giudiziale avanzata dalla Procura, si apre una nuova fase per l'Unione Sportiva Albenga. Il tribunale dovrà valutare la richiesta e, in caso di accoglimento, nominare un curatore fallimentare che avrà il compito di gestire la cessazione dell'attività e tentare di soddisfare, almeno parzialmente, le pretese dei creditori.
Per la comunità sportiva locale, si profila la necessità di ripensare il futuro del calcio ad Albenga, magari attraverso la nascita di una nuova realtà che possa raccogliere l'eredità storica e sportiva del club, ripartendo però su basi economiche più solide.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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