Il Barletta chiude il 2025 con lo sguardo rivolto a un duplice traguardo per l'anno che verrà: conquistare la Serie C e, soprattutto, trovare quella continuità di risultati che finora è mancata. La prima metà di stagione non ha certamente rispettato le aspettative iniziali, ma il terzo posto ottenuto nelle ultime due giornate ha parzialmente riabilitato un avvio decisamente poco convincente.

Con 28 punti in classifica e un divario di sei lunghezze dalla capolista Paganese, la formazione guidata da Massimo Pizzulli si trova ora di fronte a una sfida cruciale: dimostrare di poter competere fino all'ultimo per quel ritorno al professionismo che i sostenitori biancorossi attendono da oltre dieci anni. Un sogno mai sopito, alimentato dalle recenti mosse di mercato della dirigenza.

Dopo la mancata conclusione dell'operazione Loiodice, la società presieduta da Marco Arturo Romano ha risposto con determinazione, assicurandosi giocatori di categoria superiore. Tra i nuovi arrivi spiccano i nomi di Nicola Bizzotto, Giancarlo Malcore e Domenico Franco, tutti profili di esperienza e qualità destinati a innalzare il livello tecnico della rosa. Un messaggio inequivocabile alle dirette concorrenti: il gruppo dirigenziale intende fare sul serio nella corsa verso il campionato di Serie C.

L'analisi delle diciassette giornate disputate rivela un andamento decisamente irregolare. La squadra ha raccolto appena tre punti nelle prime quattro partite, per poi inanellare una striscia positiva di tre vittorie consecutive contro Manfredonia, Pompei e Ferrandina. Tuttavia, questa fase incoraggiante è stata intervallata da sconfitte sorprendenti, come quella interna contro il Nola e il pesante 3-2 rimediato ad Afragola.

Un dato emerge con particolare evidenza: il difficile rapporto con le trasferte campane. Le tre battute d'arresto stagionali sono arrivate tutte contro formazioni della regione partenopea. Una statistica parzialmente mitigata dal pareggio casalingo contro la capolista Paganese e dalla vittoria al 94' ad Aversa, firmata da Piarulli. L'unica prestazione davvero convincente in terra campana resta il netto 0-4 inflitto all'Acerrana, con Malcore protagonista assoluto.

Proprio sull'attaccante proveniente da Casarano e Cerignola si concentrano molte delle speranze biancorosse. Il suo impatto è stato immediato: una doppietta nella già citata sfida contro la Real Acerrana e una conclusione di testa che ha sfiorato il bersaglio nel successivo 0-0 casalingo contro il Nardò. I suoi gol potrebbero rivelarsi decisivi per dare maggiore incisività a un reparto offensivo che finora ha reso al di sotto delle aspettative.

Le 22 reti segnate rappresentano un bottino piuttosto magro per una squadra che ambisce a vincere il campionato, specialmente considerando i numerosi pareggi a reti inviolate registrati al "Puttilli". È vero che la stessa Paganese comanda la classifica con appena 16 marcature, ma una maggiore prolificità potrebbe facilitare la gestione delle partite più complicate.

Un aspetto interessante riguarda la differenza reti: il Barletta vanta il saldo migliore del girone con +11, superiore sia al Martina (+10) che alla capolista Paganese (+7). Tuttavia, questo dato positivo contrasta con l'impressione che manchi ancora quella mentalità vincente necessaria per imporsi nei momenti cruciali delle partite.

Ne è testimonianza il fatto che la squadra abbia beneficiato di un solo calcio di rigore nell'intero girone d'andata, peraltro fallito da Fantacci, e la scarsa capacità di portare a casa risultati positivi nelle gare più equilibrate. Elementi che denotano una certa ingenuità tattica e mentale.

Il recupero completo di Coccia, Manetta e Lattanzio potrebbe apportare quell'esperienza e quella malizia che sono mancate finora. L'attesa è concentrata anche sull'esordio di Domenico Franco in maglia biancorossa: da lui potrebbero scaturire le giuste geometrie di gioco per vedere un Barletta trasformato sul campo.

La parola chiave per trasformare le ambizioni in realtà rimane una sola: costanza. Solo attraverso la continuità di prestazioni e risultati i biancorossi potranno sperare di colmare il gap dalla vetta e riportare la città nel calcio professionistico. Il 2026 si apre quindi come un anno decisivo, in cui ogni partita assumerà il peso di un piccolo verdetto verso il grande obiettivo finale.

Sezione: Serie D / Data: Mar 30 dicembre 2025 alle 14:30
Autore: Anna Laura Giannini
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