Il futuro dell'Acr Messina torna a essere appeso a un filo. Una breve, ma cruciale, udienza di appena venti minuti si è svolta al Tribunale, segnando un nuovo capitolo nella complessa vicenda fallimentare del club.

Per la seconda volta, la Procura, rappresentata dal sostituto procuratore Fabrizio Monaco, ha avanzato la richiesta di una liquidazione giudiziale immediata per la società.

Questa richiesta non è nuova, era già stata presentata lo scorso 10 giugno, ma in quell'occasione il Tribunale aveva concesso una proroga di due mesi, spostando il termine per la presentazione di un concordato preventivo o di un piano di risanamento al 10 ottobre.

La decisione era stata presa in accordo con il nuovo codice di regolamentazione, che tutela maggiormente le imprese in crisi. La proroga si era resa necessaria a causa delle difficoltà oggettive nel quantificare con esattezza l'ammontare dei debiti accumulati dal club nei confronti di Erario, Inps e Inail.

Un nuovo ostacolo sulla strada del risanamento è stato espresso dalla commissaria giudiziale, Maria Di Renzo, che in udienza ha fornito un parere fortemente negativo sull'attuale esternalizzazione della gestione sportiva.

Questo incarico è stato recentemente affidato al direttore generale Giuseppe Peditto e alla Doadi Srls, che ha tuttavia comunicato di aver già provveduto ai primi pagamenti necessari per la gestione della squadra e per l'inizio della stagione.

In aula, la difesa della società era affidata agli avvocati di Stefano Alaimo, l'attuale presidente. Erano presenti Gianpiero Picciolo e Giuseppe Cicciari, quest'ultimo già dirigente dell'Acr sotto la presidenza di Pietro Sciotto.

I legali si sono fermamente opposti alla richiesta della Procura, insistendo affinché venisse rispettato il termine fissato per il 10 ottobre, data entro cui il club si impegna a presentare e discutere il piano di rientro dei debiti pregressi. Gli avvocati della Doadi, Roberto Di Pietro e Daniele Arrigo, non erano presenti, in quanto in questa fase era richiesta la comparizione solo dei legali dell'attuale presidente.

Il Tribunale, dopo la breve udienza, si è ritirato per decidere. La sentenza è attesa nelle prossime ore, un verdetto che potrebbe arrivare anche in giornata. Si ritiene improbabile che la camera di consiglio si prenda altro tempo per analizzare la documentazione fornita dalla Doadi, il parere negativo del commissario e le istanze dei legali. Per il Messina, dunque, sono ore di grandissima attesa.

Sezione: Serie D / Data: Mer 10 settembre 2025 alle 14:35
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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