La lunga telenovela giudiziaria che ha tenuto banco per mesi nel campionato di Serie D è finalmente giunta al termine. La partita tra Bassano e Mestre, interrotta lo scorso 8 dicembre per l'infortunio di un assistente arbitrale, riprenderà esattamente dal punto in cui era stata sospesa: il 34° minuto del primo tempo.
Una controversia durata quattro mesi
La vicenda ha attraversato tutti i gradi di giudizio della giustizia sportiva, con colpi di scena e ribaltamenti che hanno tenuto con il fiato sospeso le due tifoserie. Ieri è arrivata la decisione definitiva: il Collegio di Garanzia del CONI ha dichiarato inammissibile l'ultimo ricorso presentato dal Mestre, confermando quanto stabilito dalla Corte Sportiva d'Appello lo scorso 23 gennaio.
La partita era stata interrotta per un problema fisico occorso a un guardalinee, nonostante il regolamento preveda in questi casi la possibilità di proseguire designando un assistente di parte. La controversia è nata proprio su questo punto, con interpretazioni contrastanti che hanno portato a sentenze opposte nei vari gradi di giudizio.
L'iter giudiziario completo
La vicenda ha seguito un percorso tortuoso attraverso i vari gradi della giustizia sportiva:
Poco prima di Natale, il Giudice Sportivo di primo grado aveva accolto il ricorso del Mestre, assegnando agli arancioneri la vittoria a tavolino per 3-0
Il 23 gennaio, la Corte Sportiva d'Appello aveva ribaltato questa decisione, accogliendo il contro-ricorso del Bassano e disponendo la prosecuzione della partita dal momento dell'interruzione
L'8 marzo, il Mestre aveva presentato un ulteriore ricorso al Collegio di Garanzia del CONI
Ieri, la prima sezione del Collegio ha dichiarato inammissibile quest'ultimo ricorso, rendendo definitiva la sentenza precedente
Il dispositivo della sentenza
Nel comunicato ufficiale, il Collegio di Garanzia ha dichiarato: "INAMMISSIBILE il ricorso iscritto al R.G. n. 18/2025, presentato, in data 8 marzo 2025, dalla A.C. Mestre S.S.D. a r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), nonché contro la F.C. Bassano S.S.D. a r.l."
La sentenza conferma quindi la decisione della Corte Sportiva d'Appello che aveva disposto "la prosecuzione della suddetta gara, a partire dal momento della sospensione, con le medesime sanzioni disciplinari irrogate sul campo dal direttore di gara prima della sospensione".
Non solo il ricorso è stato respinto, ma il Mestre dovrà anche farsi carico delle spese legali, quantificate in 3.000 euro complessivi, da dividere equamente tra FIGC e Bassano.
Obiettivi stagionali diversi per le due squadre
La decisione arriva in un momento cruciale della stagione, con le due formazioni impegnate in battaglie di classifica agli antipodi. Il Mestre occupa attualmente la quinta posizione e punta a consolidare il piazzamento playoff, mentre il Bassano si trova in quindicesima posizione, in piena lotta per evitare la retrocessione.
Nella prossima giornata di campionato, gli arancioneri saranno impegnati in trasferta contro il Real Calepina, mentre il Bassano ospiterà il Lavis nel tentativo di conquistare punti preziosi per la salvezza.
La data del recupero dei minuti mancanti della partita sospesa non è stata ancora comunicata, ma considerata la lunga attesa e l'importanza della posta in palio, l'incontro si preannuncia particolarmente intenso, con entrambe le squadre determinate a portare a casa l'intera posta.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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