Una data che doveva segnare un punto di svolta, il 1° luglio, si è trasformata nell'ennesimo campanello d'allarme per la Turris. Alle ore 12 di oggi scadeva il termine fissato dal sindaco Luigi Mennella per la presentazione delle manifestazioni d'interesse volte a rilevare il club attraverso l'articolo 52 delle NOIF. Il risultato, salvo clamorose smentite istituzionali, è stato desolante: la casella e-mail indicata dal Comune è rimasta vuota.

Il "caso" Di Stefano e la delusione dei tifosi

A destare particolare amarezza è la mancata formalizzazione della candidatura di Attilio Di Stefano, imprenditore abruzzese e presidente del Castelnuovo Vomano (recentemente promosso in Serie D). Il suo nome circolava da settimane come il più accreditato a raccogliere l'eredità della Turris, forte anche di numerosi contatti, diretti e indiretti, con l'amministrazione comunale.

Interpellato dai microfoni di Vesuvio Live, lo stesso Di Stefano ha confermato il suo interesse per la piazza corallina, motivando però la mancata candidatura ufficiale con la necessità di concludere prima la cessione del titolo sportivo del Castelnuovo. "Il mio interesse per la Turris è concreto, reale. Ho chiaramente l’esigenza di vendere prima il titolo del Castelnuovo Vomano, per poter poi venire a Torre del Greco, ma questo non vuol dire che mi sia tirato indietro, tutt’altro. Datemi il tempo di risolvere questa faccenda, poi farò di tutto per ricostruire la Turris e far ripartire il calcio corallino", ha dichiarato Di Stefano.

Nonostante queste parole, una parte consistente della tifoseria biancorossa non sembra convinta. L'amarezza è profonda per una scadenza mancata che richiedeva un gesto semplice: l'invio di una mail, senza alcun obbligo di allegare garanzie economiche o progettuali. Una pura formalità, che Di Stefano non avrebbe soddisfatto, nonostante un mese di interlocuzioni con il Comune.

Un clima di sfiducia e l'incubo Eccellenza

Il clima in città è ora di profonda delusione e crescente sfiducia. L'impressione generale è che si sia perso tempo prezioso e che, di fatto, sia tutto da rifare. Il tempo stringe, e la preoccupazione maggiore è che, se non dovessero emergere interlocutori all'altezza, la Turris possa trovarsi in seria difficoltà anche per affrontare il campionato di Eccellenza.

In questo scenario, c'è chi invoca un passo indietro dettato dall'orgoglio: meglio restare fermi e saltare una stagione, questo il pensiero dominante, piuttosto che affidarsi a soggetti poco convinti o, peggio ancora, inadeguati a gestire una ripartenza. Il vuoto nella casella postale simboleggia perfettamente il disinteresse che avvolge la Turris: una società ancora segnata dal recente declino, sempre più orfana di attrattiva e isolata dall'imprenditoria locale. Un dato che, più di ogni altro, evidenzia la complessità di pensare a un rilancio serio per il calcio corallino.

Sezione: Serie D / Data: Mar 01 luglio 2025 alle 20:50
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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