Il Calcio Caldiero Terme ha deciso di impugnare la pesante sanzione disciplinare inflitta a Patricio Goglino. La società veneta ha annunciato di aver depositato in data odierna il preannuncio di reclamo presso la Corte Sportiva d'Appello Nazionale, contestando la decisione del Giudice Sportivo che ha punito il proprio tesserato con otto giornate di squalifica.

La motivazione alla base del provvedimento disciplinare fa riferimento a una "condotta irriguardosa nei confronti del direttore di gara concretizzatasi con un pugno al petto", un'accusa che il club respinge con fermezza attraverso le parole del proprio Direttore sportivo.

"È una decisione che ci ha colti di sorpresa – sottolinea il Direttore sportivo Michele Sebastiani – poiché, sia dal campo che dalle riprese televisive (nel video sotto), non si evince alcun comportamento violento del calciatore nei confronti del direttore di gara. Questa situazione rappresenta un ingente danno all'immagine della società, da sempre attenta al rispetto dei ruoli e degli avversari, oltre che del calciatore, al quale viene imputato un fatto così grave da lederne il percorso sportivo".

La posizione del Caldiero Terme appare netta: secondo la dirigenza, l'analisi delle immagini televisive dell'episodio incriminato non confermerebbe la ricostruzione dei fatti che ha portato alla squalifica. Il club ha messo a disposizione le riprese video dell'accaduto per supportare la propria tesi difensiva.

La vicenda assume particolare rilevanza non soltanto per l'entità della sanzione comminata – una squalifica di otto giornate rappresenta infatti una delle punizioni più severe nell'ambito della giustizia sportiva – ma anche per le possibili ripercussioni sull'immagine del club e del calciatore coinvolto.

Il Caldiero Terme, nel comunicare la decisione di ricorrere in appello, tiene a sottolineare la propria tradizione di correttezza e rispetto delle regole, presentandosi come una società che ha sempre posto particolare attenzione ai valori sportivi e al rispetto istituzionale verso arbitri e avversari.

Per Goglino, l'accusa di aver colpito volontariamente un direttore di gara rappresenterebbe una macchia significativa sulla propria carriera professionale, con potenziali conseguenze che vanno oltre la semplice sospensione dalle competizioni. Da qui la determinazione del club nel voler chiarire quanto accaduto attraverso i gradi di giudizio della giustizia sportiva.

La società ha dunque scelto la strada del ricorso, confidando che un esame più approfondito degli elementi a disposizione possa portare a una revisione della decisione. L'iter procedurale prevede ora che la Corte Sportiva d'Appello Nazionale valuti il preannuncio di reclamo e fissi l'udienza per l'esame del caso.

Resta da vedere quale sarà l'esito di questo contenzioso e se le argomentazioni difensive del Caldiero Terme riusciranno a convincere i giudici di secondo grado della necessità di rivedere la sanzione originaria.

video
Sezione: Serie D / Data: Gio 11 dicembre 2025 alle 20:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print