Il calcio sa essere crudele nella sua perfetta simmetria: domenica a Molinetto andrà in scena un derby che racchiude in sé il contrasto più netto che questo sport possa offrire. Da una parte l'Ospitaletto, a un solo passo dal ritorno in Serie C dopo 27 anni di attesa; dall'altra il Ciliverghe, sull'orlo della retrocessione in Eccellenza. Due matricole che hanno vissuto percorsi diametralmente opposti in questa stagione di Serie D.
La favola Ospitaletto
La squadra guidata da Andrea Quaresmini è ormai prossima a compiere un'impresa straordinaria. A differenza di quanto accaduto con il Lumezzane un paio di stagioni fa, che salì in C da favorito, gli orange hanno conquistato la loro candidatura al titolo direttamente sul campo, sorprendendo le altre corazzate del girone che sulla carta apparivano più attrezzate.
Il segreto del successo? Una continuità e una solidità che nessun'altra formazione è riuscita a replicare. Nemmeno nel periodo più difficile, tra febbraio e marzo, l'Ospitaletto ha mai abbandonato la vetta della classifica. La svolta decisiva è arrivata il 30 marzo, con la vittoria in rimonta per 2-1 sul Desenzano, sigillata da Mozzanica in pieno recupero. Da quel momento sono seguite altre tre vittorie consecutive, l'ultima delle quali un convincente 3-0 inflitto al Club Milano giovedì scorso.
Nel frattempo, tutte le inseguitrici hanno perso terreno: la Casatese occupa attualmente il secondo posto, ma è distante 5 punti quando mancano solo due partite al termine del campionato. Matematicamente in corsa resta anche la Folgore Caratese (-6), mentre Desenzano e Pro Palazzolo, entrambe a -7, sono ormai fuori dai giochi. All'Ospitaletto bastano solo 2 punti per tagliare un traguardo che avrebbe del leggendario.
La crisi del Ciliverghe
Dall'altra parte del campo ci sarà una squadra che lotta disperatamente per la sopravvivenza. Il Ciliverghe, pur consapevole sin dall'inizio delle difficoltà che avrebbe incontrato, aveva iniziato la stagione persino al di sopra delle aspettative: 14 punti nelle prime 10 gare con Paolo Quartuccio in panchina facevano ben sperare.
Tuttavia, le 18 sconfitte accumulate nelle successive 26 partite hanno drasticamente cambiato lo scenario. Nemmeno l'arrivo di Riccardo Maspero alla guida tecnica è riuscito a invertire la rotta. Attualmente i gialloblu occupano la penultima posizione con 30 punti e rischiano addirittura di non poter disputare i play-out: il Vigasio è a +10 sul Fanfulla (che a sua volta ha un punto in più del Ciliverghe), e in questa situazione lo spareggio salvezza non sarebbe nemmeno previsto.
Per i ragazzi di Maspero, la strada è chiara: tentare di conquistare 6 punti nelle due partite rimanenti, iniziando proprio col rovinare la festa all'Ospitaletto. Dopo l'1-1 dell'andata, i mazzanesi dovranno provare a completare lo "scherzetto" alla capolista, altrimenti domenica potremmo assistere a un doppio verdetto di segno opposto.
Una domenica di passioni contrastanti
Il derby di domenica rappresenta quindi la perfetta metafora della vita sportiva: da una parte la gloria di una promozione storica, dall'altra l'amarezza di una possibile retrocessione. L'Ospitaletto cerca la vittoria per festeggiare con un turno d'anticipo, il Ciliverghe per mantenere viva la speranza di salvezza.
Due squadre che solo un anno fa si contendevano il primato in Eccellenza e che ora, sul palcoscenico più importante della Serie D, si ritrovano a giocare una partita che potrebbe segnare in modo indelebile il futuro di entrambe. Come sempre, il calcio si conferma specchio fedele della vita: esaltazione e sofferenza, gloria e delusione, a volte separate solo da un gol.
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