Catello Cimmino, responsabile dell’area tecnica della prima squadra, è stato presentato questo pomeriggio dalla società rossoblù presso la sala stampa del Riviera delle Palme. Al suo fianco c’erano il vice presidente Bartolomei, il dirigente Pignotti e il direttore generale Spadoni.

LA CARRIERA - Cimmino, originario di Castellammare di Stabia, ha iniziato la sua carriera da calciatore nelle giovanili del Milan riuscendo anche ad esordire in prima squadra. Da quel momento è stato ceduto per diverse stagioni in prestito: 85/66 e 86/87 all’Ascoli, successivamente tre stagioni al Como prima di delle esperienze nella sua Campania, rispettivamente ad Avellino ed Ischia. A 28 anni lascia il calcio per problemi al ginocchio ed inizia la sua carriera di osservatore sempre per il club di Via Turati. Prova anche a fare l’allenatore ma si rende conto che predilige il ruolo di dirigente tecnico ed allora si accasa alla Truentina Castel Di Lama dove disputa due campionati da direttore sportivo. Gli anni successivi lo vedono ancora nella veste di osservatore, prima nel Milan e poi nell’Inter. Nelle ultime stagione si è specializzato sui giovani lavorando nei settori giovanili dell’Agraria, del Centobuchi, dell’Ascoli e della Samb.

LE PRIME PAROLE - “Sono orgoglioso ed onorato di ricoprire questa carica in una società di tale blasone. Quello che posso dire oggi è che lavorerò duramente per dare il meglio sfruttando tutte le mie capacità. Finora la mia carriera si è sviluppata soprattutto nei settori giovanili e come osservatore. Ho avuto diverse richieste negli ultimi anni per ricoprire incarichi di questo tipo ma li ho sempre declinati perché mi piace soprattutto lavorare con i giovani. Però nella vita bisogna prendersi delle responsabilità e se una società come la Samb ti chiede di ricoprire questo ruolo io non me la sento di dire di no. Lavorerò con molta umiltà perché nella mia carriera ho imparato che solo con l’umiltà si ottengono i risultati. Sono tranquillo e sereno, è normale che sarò soggetto a critiche o elogi a seconda dei risultati ma questo è il calcio.

I PROGRAMMI - “Al momento lavoriamo sugli Under poiché sia in Serie D che in una ipotetica Seconda Divisione la squadra dovrà essere composta da dei ragazzi qualitativamente validi. Ovviamente già ci stiamo guardando intorno anche per i giocatori più esperti ma sotto quel punto di vista abbiamo molto tempo davanti poiché già solo in Lega Pro ci saranno tanti atleti svincolati dalle società che non riusciranno ad iscriversi. Per quanto riguarda gli atleti che hanno fatto parte della Samb in questa stagione credo che ci siano alcuni elementi validi che possano essere riconfermati, ci metteremo a tavolino per valutare le loro intenzioni e le loro richieste economiche. D’Angelo lo conosco da molti anni, è un buon giocatore ma dopo un grande campionato di Eccellenza ha avuto qualche difficoltà a ripetersi in Serie D. Essendo un ’90, qualora disputassimo ancora la Serie D, non sarebbe un Under mentre in Seconda Divisione rientrerebbe ancora nel discorso dei compensi che la Lega da alle società per il minutaggio dei giovani quindi è tutto da valutare. Carpani e Cuccù potrebbero rimanere mentre su Biancucci, che quest’anno è stato in prestito all’Elpidiense, decideremo col mister se può tornare utile alla prima squadra o magari se è il caso di cederlo nuovamente in prestito per farlo giocare. Infine il discorso Zenga, Andrea è un ottimo giocatore ma i portieri ricoprono un ruolo delicato e prima di puntare su di un estremo difensore giovane bisogna valutarlo con attenzione ed essere convinti al 100%”.

Sezione: Serie D / Data: Sab 21 maggio 2011 alle 11:30
Autore: Anna Laura Giannini
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