Dopo una seconda parte di stagione a dir poco deludente e la conseguente contestazione da parte del tifo organizzato, Marco Del Gratta rompe il silenzio e a Calcio Flash Ponente rilascia un’intervista, dove descrive il recente passato con l’idea di vendere la società, ma anche la voglia ritrovata e l’impegno per pianificare la prossima stagione.
Buongiorno presidente, cosa è successo in questi mesi?
La verità è che in questi mesi ci siamo visti e sentiti tante volte con diverse cordate, ma abbiamo deciso di rimanere, perchè nessuna dava le giuste garanzie. Mi spiego meglio: il calcio dilettantistico si fa per passione o per business, a Sanremo la seconda opzione è impossibile e nessuno ha manifestato un interesse concreto e in linea con questa realtà. Rimaniamo noi, ma che sia chiara una cosa: sarà una stagione all’insegna del ridimensionamento.
Quali sono stati i motivi che l’hanno convinta a guardarsi intorno alla ricerca di possibili acquirenti?
Principalmente due: il primo perchè non stato in grado di rispettare le promesse di inzio stagione, nella presentazione al Casinò avevo dichiarato che avremmo fatto di tutto per vincere il campionato ed invece sappiamo tutti come è andata. Il secondo motivo è stato il malumore dei tifosi, personalmente sento poco affetto e poco calore. Non sopporto i “leoni da testiera”, coloro che criticano a prescindere, senza essere veri tifosi e senza farsi mai vedere allo stadio. Nonostante tutto io rimango nella Sanremese, con un sacrificio economico non indifferente, ripagato però dall’amore verso questa città e questi colori. Questo mi spinge a rimanere, a differenza di altri che hanno fatto qualche stagione e poi sono andati via.
Capitolo settore giovanile, ormai è cosa fatta l’arrivo della famiglia Sturaro. Perchè avete optato per questa decisione?
Noi abbiamo sempre puntato sul settore giovanile, sia all’Argentina che alla Sanremese. Quando ci siamo incontrati con la famiglia Sturaro ho visto l’entusiasmo che avevo io un po’ di anni fa e ho capito che sarebbe stata la scelta più giusta. Altro aspetto da non sottovalutare è che Stefano può garantire una collaborazione con il Genoa, sarebbe una possibilità di crescita per tutti. Quello che tengo a sottolineare è che non saremo due società distinte, la Sanremese è una sola, ci sarà un dialogo costante tra tutte le varie componenti, mantendendo comunque la giusta indipendenza nelle proprie scelte.
Quali sono state le riflessioni che hanno portato alla rescissione consensuale con mister Ascoli?
Io, come Glauco, Miani e Fava, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con Nicola. Le colpe sono da dividere tra tutti e non possono essere da imputare esclusivamente a lui. Non può essere solo colpa del mister se la stessa squadra prima di Natale è prima e dopo due mesi si ritrova a metà classifica. Di comune accordo abbiamo deciso di dividerci, dal punto di vista ambientale non c’erano più le condizioni per iniziare a lavorare nel modo giusto. A Nicola vanno i nostri ringraziamenti e spero che in futuro ci si possa ritrovare.
Bifini è il nuovo allenatore?
Alessio Bifini è il profilo ideale. E’ giovane, preparato, ha voglia di far bene ed è un ex giocatore della Sanremese, quindi conosce l’ambiente alla perfezione. Dobbiamo sistemare ancora qualche dettaglio.
Situazione mercato, quali saranno le strategie per la formazione della prossima rosa? E’ vero che i giocatori di “fuori” non verranno riconfermati?
In linea di massima è così, vogliamo una squadra giovane e l’errore che abbiamo fatto in quest anni è stato proprio quello di prendere giocatori già affermati. L’idea è di prendere giocatori che hanno fame, voglia di mettersi in mostra e di raccogliere, noi invece abbiamo fatto il contrario.
Scalzi?
Pippo è un nostro giocatore, se ha offerte in Serie C che lo soddisfano noi saremo ben lieti di dargli la possibilità. Se invece decide di rimanere, siamo davvero contenti di averlo con noi.
Il capitano Taddei?
Con lui ci dobbiamo incontrare nei prossimi giorni, la volontà è quello di tenerlo, ma naturalmente bisogna trovare l’accordo economico.
Lo Bosco?
Loreto è un grande uomo, lo stesso discorso di Taddei vale per lui. Se accetta la nostra offerta saremo felici di continuare a lavorare con lui. Saranno offerte che terranno conto del valore dei giocatori, ma anche della particolare situazione economica che stiamo vivendo.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com
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