La situazione contrattuale del direttore sportivo del Teramo, Paolo D’Ercole, permane avvolta da un alone di incertezza, una fase di "stand-by" che inevitabilmente apre la strada a diverse interpretazioni sul suo futuro in biancorosso.

Appare indubbiamente positivo, almeno stando alle indiscrezioni, il profondo apprezzamento che il Presidente del club nutre nei confronti di D’Ercole, sia sotto il profilo umano che professionale. Allo stesso modo, sembra che il direttore sportivo sia fortemente legato al progetto del Teramo, alla sua appassionata tifoseria e al contesto cittadino. Ma allora, cosa ostacola una definizione del suo ruolo? Evidentemente, esistono dinamiche sottotraccia, non immediatamente decifrabili, che conducono a procedere per mere supposizioni.

Al di là degli aspetti puramente contrattuali, è opportuno considerare un elemento che potrebbe essere sottovalutato. La firma che lega Marco Pomante e il suo staff tecnico al Teramo per un potenziale ciclo di cinque anni consecutivi – un orizzonte temporale significativo nel calcio – ha coinvolto non solo l'allenatore, ma anche il suo vice, i preparatori atletici, il preparatore dei portieri e altri collaboratori. Di fatto, la società ha blindato un’intera equipe tecnica, alla cui completezza manca solamente la figura chiave del direttore sportivo, elemento cruciale per bilanciare le esigenze tecniche con le future disponibilità economiche (un discorso differente riguarda invece il direttore generale).

È vero che anche nella passata stagione i rinnovi contrattuali giunsero nel mese di giugno, ma il contesto e le dinamiche erano differenti. Soprattutto, le firme dei protagonisti di allora arrivarono quasi contemporaneamente, un elemento che, nella situazione attuale, appare significativamente diverso.

Sezione: Serie D / Data: Gio 01 maggio 2025 alle 19:00
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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