Continua la striscia negativa del Matese con la sconfitta subita in casa contro la corazzata Campobasso alla seconda di campionato. Un blackout di sette minuti è stato fatale alla quadra di Corrado Urbano che è passata dallo zero a zero del primo tempo a un pesante 0-3. Nei primi sette minuti della ripresa, il Campobasso ha ovviamente chiuso la gara. Poi, la partita è continuata con lo stesso equilibrio del primo tempo. Un segnale che dovrebbe incoraggiare i verdeoro perché sul piano del gioco, finora, iniziando dalla Coppa Italia, nulla si può rimproverare, tenendo conto della campagna acquisti avvenuta in ritardo con alcuni giocatori arrivati alla spicciolata e partiti in ritardo con la preparazione. Nonostante tutto ciò, la squadra ha dimostrato che ha grossi margini di miglioramento. Alcuni giocatori dopo qualche seduta di allenamento si sono anche infortunati. Riccio, ad esempio, sarà fuori per buona parte della stagione. Insomma, è un periodo no dal quale bisogna uscire presto.
Domenica, si gioca a Senigallia. II gruppo comunque non è demoralizzato e si allena con tranquillità. «Mi fa piacere — dice Urbano — ma voglio gente arrabbiata sul piano agonistico. Dobbiamo scendere in campo determinati con la rabbia di fare risultato a ogni costo e mettere punti in classifica».
Sul piano del gioco non si può rimproverare nulla ai Calciatori ma l'attenzione è focalizzata sul disastro consumatosi in sette minuti. «Bisogna che in settimana ci guardiamo in faccia e cercheremo di capire come uscirne. Se tutto ciò fosse avvenuto alla fine della gara - spiega Urbano — potevo capirlo, tenuto conto dei ritardi nella preparazione, giocatori che si sono allenati poco perché arrivati in ritardo ma quanto è accaduto nei primi sette minuti del secondo tempo, dopo un primo tempo perfetto ed equilibrato, è sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo trovare una spiegazione per poter evitare che si possa ripetere. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e pedalare fin da domenica prossima a Senigallia».
Autore: Massimo Poerio
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