Cinque milioni di euro raccolti per regalare un ex Milan alla Palmese

Quando la passione per il calcio incontra i sogni di un'intera comunità, anche l'impossibile può diventare realtà. È questo il cuore di "U.S. Palmese", l'attesa nuova pellicola dei Manetti Bros che arriverà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 20 marzo.

Ambientato in Calabria, più precisamente a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, il film racconta una storia tanto improbabile quanto coinvolgente: un piccolo paese che riesce nell'impresa di raccogliere ben cinque milioni di euro. Il fine, però, non è la costruzione di un ospedale o di un'opera pubblica, bensì l'ingaggio di un ex calciatore di alto livello.

Al centro della narrazione troviamo un appassionato tifoso, interpretato da Rocco Papaleo, la cui devozione per la squadra locale lo porta a concepire un'idea audace. Convinto che la Palmese abbia bisogno di una svolta per fare il salto di qualità, propone agli abitanti del paese di unire le forze economicamente per portare in squadra Etienne Morville, ex stella del Milan.

Il calciatore francese, caduto in disgrazia dopo essere stato allontanato dal club lombardo proprio nel momento migliore della sua carriera, si trova davanti a un'opportunità inaspettata. L'offerta della piccola squadra calabrese, resa possibile grazie alla straordinaria colletta cittadina, rappresenta per lui non solo una seconda chance professionale, ma anche un percorso di riscatto personale.

Con questa storia, i Manetti Bros portano sul grande schermo un affresco autentico del calcio dilettantistico italiano, un universo spesso oscurato dai riflettori puntati sulle grandi squadre, ma che costituisce l'essenza più pura di questo sport. "U.S. Palmese" celebra un calcio fatto di sacrifici quotidiani e di sogni apparentemente irraggiungibili, dove il senso di appartenenza e la passione incondizionata dei tifosi possono trasformare anche le imprese più improbabili in realtà.

Il film si propone così come un omaggio ai valori e alle emozioni che animano le categorie minori, raccontando quel legame profondo e genuino che unisce giocatori, tifosi e comunità locali, lontano dalle logiche commerciali del calcio professionistico contemporaneo.