Il Siracusa cade nello scontro diretto con l'Igea Virtus


12.03.2023 21:20 di  Pippo Franzò   vedi letture
Il Siracusa cade nello scontro diretto con l'Igea Virtus

Non è vero quando si dice che le gare importanti si preparano da sole perché i giocatori sanno quello che fanno, e che risultato devono ottenere. Non è vero che nelle gare dove ci si gioca un campionato, le disposizioni del tecnico contano poco. L’allenatore in queste gare importanti assume un ruolo fondamentale, sia sotto il profilo tattico che sotto il profilo caratteriale.  Il tecnico di una squadra dopo una lunga cavalcata che ha fruttato la conquista della leadership in classifica, deve infondere alla squadra una mentalità vincente, non pensando a quello che si è fatto, ma tenendo presente che l’avversario che devi affrontare è forte, e devi far uscire il meglio alla tua squadra se vuoi vincere. Non gli si può prestare il fianco schierando una formazione inedita da contrapporre all’Igea Virtus che in campo ha solo l’obiettivo di vincere. Non devi chiuderti, ma devi attaccare con i giocatori offensivi più in forma del momento. Devi giocare alla pari.

Il Siracusa, a nostro modo di vedere, ha perso la gara per uno schieramento inziale non proprio consono alle caratteristiche offensive che la squadra possiede. Non si può lasciare fuori un giocatore come Savasta e far giocare Arquin. Così facendo si è lasciato Ficarotta in balia ai difensori peloritani, chiudendogli al giocatore palermitano ogni prospettiva offensiva. Nella ripresa invece di ripartire con gli attaccanti giusti per mettere in difficoltà gli avversari, sono stati effettuati dei cambi che sono stati letti da tutti, e prima dal tecnico dell’Igea Virtus, come una rinuncia al gioco offensivo. Il Siracusa, a nostro modo di vedere, ha perso la partita esclusivamente per un’impostazione tattica poco consona ai requisiti che richiedeva la gara, e che era quella di giocarsela alla pari, perché il Siracusa ha gli uomini e le qualità tecniche superiori a quelli dell’Igea Virtus. Erano tutte finali da vincere, ma si è persa la finale più importante con molti rimpianti.

La sconfitta del Siracusa ha fatto rientrare nella lotta alla promozione diretta la Città di Taormina, che vincendo contro il Real Belvedere, adesso si trova a pari punti con gli azzurri al secondo posto in classifica. Siamo passati da che tutto dipendeva da noi per tagliare il traguardo primi, al fatto che adesso pur vincendo tutte le rimanenti gare, dipendiamo dai risultati dell’Igea Virtus e Città di Taormina. Bisogna superare questo momento difficile, mettersi tutto alle spalle, e ritornare a vincere. Ci aspettano cinque gare tutte da vincere, dopo si tirano le somme.