Ugento, continuità dirigenziale: rinnovati Vadacca e Cazzato

La dirigenza dell'Ugento ha deciso di dare continuità al proprio progetto tecnico-organizzativo confermando per la seconda stagione consecutiva due figure chiave dell'organigramma societario. Massimiliano Vadacca manterrà il ruolo di responsabile dell'area tecnica, mentre Roberto Cazzato proseguirà la propria attività come direttore generale del club salentino.

La decisione rappresenta un segnale di stabilità da parte della presidenza guidata da Massimo De Nuzzo, che ha scelto di proseguire il percorso intrapreso puntando sull'esperienza e le competenze dimostrate dai due dirigenti nel corso della precedente annata sportiva.

Un veterano alla guida dell'area tecnica

Massimiliano Vadacca, nato nel 1973, porta con sé un bagaglio di esperienze significative maturate sia come calciatore professionista che come tecnico. Il suo curriculum include trascorsi importanti in diverse piazze del calcio meridionale, con particolare rilievo per i periodi vissuti a Tricase e Manfredonia, dove ha lasciato un segno indelebile nella storia locale.

La transizione dal campo alla scrivania si è rivelata naturale per Vadacca, che ha saputo interpretare con efficacia il ruolo di ponte tra la dirigenza e il gruppo squadra. La sua capacità di mantenere rapporti solidi con l'allenatore David Di Michele e tutto lo staff tecnico ha rappresentato un elemento di forza nell'economia generale del progetto ugentino.

«Ringrazio la società per la fiducia accordatami – le parole di Vadacca – con la possibilità di continuare un rapporto che non è soltanto lavorativo ma soprattutto umano. Il lavoro e l'impegno quotidiano per i colori giallorossi non mancheranno, nel corso di una stagione che si preannuncia lunga e difficile. C'è tanta voglia di fare bene, tutti andremo coesi e nella stessa direzione con voglia e volontà».

Professionalità e competenza per la direzione generale

Anche Roberto Cazzato proseguirà il proprio incarico alla guida della direzione generale della società. Il giovane dirigente originario di Tricase approda al secondo anno di attività con l'Ugento forte di un curriculum che include esperienze significative nel panorama calcistico locale, avendo ricoperto ruoli dirigenziali presso il Casarano e successivamente come direttore operativo del Gallipoli.

La formazione specialistica di Cazzato, arricchita da un master in Sport Business Management, costituisce un valore aggiunto per l'organizzazione societaria, particolarmente nelle attività di coordinamento organizzativo e nelle relazioni diplomatico-sportive che caratterizzano la gestione di un club calcistico.

Il direttore generale ha espresso soddisfazione per il rinnovo della fiducia: «Ringrazio il presidente e la società tutta per avermi rinnovato la fiducia. A Ugento c'è voglia di fare calcio e di farlo bene. L'individuazione del nuovo allenatore e la presentazione della domanda di ripescaggio portano tutto in questa direzione. Anche la conferma di Vadacca come responsabile dell'area tecnica è motivo di orgoglio per la società, certo che tutti uniti, tutti insieme potremmo toglierci le nostre soddisfazioni in questa nuova stagione».

Prospettive per la stagione entrante

Le conferme dirigenziali si inseriscono in un quadro più ampio di programmazione societaria che include importanti novità sul fronte tecnico e possibili sviluppi sul piano sportivo. L'identificazione di un nuovo allenatore e la richiesta di ripescaggio testimoniano l'ambizione del club di affrontare la prossima annata con rinnovate aspirazioni.

La sinergia tra le competenze tecniche di Vadacca e quelle organizzative di Cazzato rappresenta un elemento su cui la società intende costruire le proprie ambizioni sportive, puntando sulla stabilità dirigenziale come base per eventuali progressi sul campo.

La stagione che si prospetta presenta caratteristiche di particolare complessità, come evidenziato dallo stesso responsabile dell'area tecnica, ma la società ugentina sembra intenzionata ad affrontare le sfide future con un approccio unitario e determinato, facendo leva sull'esperienza acquisita e sulla coesione del gruppo dirigente.