L'approdo di Jamie Vardy alla Cremonese rappresenta uno dei colpi di mercato più sorprendenti della stagione calcistica italiana. Dietro questa operazione si cela il contributo fondamentale della famiglia dell'attaccante inglese, come ha rivelato il direttore sportivo del club lombardo in una recente intervista.

Simone Giacchetta, responsabile dell'area tecnica della società grigiorossa, ha illustrato a Fanpage i dettagli che hanno reso possibile questa trattativa apparentemente impossibile. L'elemento decisivo è stato individuato nel sostegno incondizionato della cerchia familiare del calciatore: "Un peso decisivo in questa operazione ha avuto la moglie, e in generale la famiglia di Vardy, che ringrazio", ha dichiarato il dirigente sportivo.

Il consenso di Rebecca Vardy, moglie dell'attaccante, si è rivelato cruciale per il buon esito delle negoziazioni. La donna ha manifestato una piena adesione al progetto cremonese, superando le naturali perplessità legate al trasferimento in una realtà diversa rispetto ai grandi centri metropolitani. "Ha appoggiato questa scelta e ha sostenuto questa opportunità. Cremona non è Roma o Milano, è una città tranquilla, che però ha una qualità della vita alta, ed è vicina sia a Milano che al Lago di Garda", ha spiegato Giacchetta, sottolineando come la posizione geografica strategica della città lombarda abbia giocato a favore della decisione.

Il percorso negoziale ha attraversato diverse fasi prima di giungere alla conclusione positiva. Il direttore sportivo ha ricordato come inizialmente l'operazione apparisse quasi fantascientifica, considerando il calibro internazionale del giocatore e la dimensione della Cremonese. La svolta è arrivata quando la dirigenza ha percepito la persistente motivazione dell'attaccante: "Quando abbiamo capito che da parte sua c'era ancora il fuoco dentro siamo andati nel concreto. La videochiamata è stata molto significativa, gli occhi di Vardy e di Nicola hanno tanti punti in comune".

L'allenatore Davide Nicola ha svolto un ruolo importante nel convincimento del calciatore, stabilendo un'intesa immediata che ha favorito la definizione dell'accordo. Il colloquio telematico tra i due protagonisti ha rappresentato un momento chiave delle trattative, permettendo di superare le distanze fisiche e di creare quella sintonia necessaria per il prosieguo delle discussioni.

Un aspetto particolare della vicenda riguarda le modalità con cui la squadra ha appreso dell'imminente arrivo del nuovo compagno. Contrariamente alle usuali procedure interne, i giocatori hanno scoperto la notizia attraverso i canali di informazione esterni: "Era di pubblico dominio attraverso stampa e social", ha precisato Giacchetta, evidenziando come le dinamiche del mercato moderno spesso anticipino le comunicazioni ufficiali.

L'impatto immediato di Vardy sull'ambiente squadra è stato descritto dal direttore sportivo in termini estremamente positivi. L'attaccante ha dimostrato fin da subito un atteggiamento esemplare, caratterizzato da semplicità e disponibilità verso i nuovi compagni. "Jamie ha mostrato subito grande umiltà e penso possa essere un modello per i compagni di squadra più giovani", ha osservato il dirigente, indicando nell'esperienza internazionale del calciatore un valore aggiunto per l'intero gruppo.

Il momento dell'arrivo all'aeroporto è stato descritto da Giacchetta con particolare affetto, testimoniando l'approccio diretto e spontaneo del nuovo acquisto: "Simpatico è stato il momento dell'arrivo alla scaletta dell'aereo. Lo aspettavamo sulla pista dell'aeroporto, lui ci ha visto, ci è venuto incontro".

Questo episodio racchiude simbolicamente l'essenza dell'operazione: un grande campione che sceglie di abbracciare una nuova sfida professionale con la stessa naturalezza con cui si avvicina alle persone, superando ogni tipo di formalismo o distanza.

L'acquisizione di Vardy rappresenta per la Cremonese non soltanto un rinforzo tecnico di altissimo livello, ma anche un'opportunità di crescita complessiva per tutto l'organico. La presenza di un calciatore con alle spalle una carriera internazionale di primo piano costituisce un elemento di stimolo e di confronto per i giovani talenti del club lombardo.

La capacità della dirigenza cremonese di portare a termine un'operazione di tale portata dimostra l'ambizione e la progettualità della società, che punta a consolidare la propria posizione nel panorama calcistico italiano attraverso scelte coraggiose e innovative.

L'adattamento di Vardy al calcio italiano e alla realtà della Serie B rappresenterà uno degli aspetti più interessanti da seguire nel prosieguo della stagione, considerando le differenze tattiche e ambientali rispetto al campionato inglese da cui proviene.

Sezione: Serie A / Data: Ven 12 settembre 2025 alle 16:45
Autore: Elena Carzaniga
vedi letture
Print