L'Avellino si trova ad affrontare una vera e propria emergenza nel reparto avanzato, con diversi elementi chiave dell'attacco indisponibili per problemi fisici di varia natura. La situazione più preoccupante riguarda Cosimo Patierno, protagonista della promozione in Serie B e alle prese con una grave infezione virale che ha richiesto il ricovero presso il Policlinico di Bari.
Il centravanti, dopo aver finalmente coronato il sogno dell'esordio in cadetteria al termine di una carriera costruita tra sacrifici e reti nelle categorie inferiori, è stato costretto a uno stop forzato che preoccupa tutto l'ambiente biancoverde. Le sue condizioni vengono monitorate costantemente dallo staff medico, che ha disposto un periodo di riposo assoluto. Al termine della degenza ospedaliera, l'attaccante dovrà essere gestito con estrema cautela per permettergli di recuperare progressivamente la forma fisica ottimale.
La dirigenza irpina ha dimostrato grande fiducia nel giocatore durante la sessione estiva di mercato, respingendo diverse proposte provenienti dalla Serie C. "Lo aspettiamo, quello che conta è che stia bene e che si riprenda", questo il messaggio della società che considera Patierno un elemento imprescindibile del proprio progetto tecnico.
Le difficoltà di Favilli e il rientro di Tutino
Parallelamente alla situazione di Patierno, l'Avellino deve gestire anche altri casi complessi nel reparto offensivo. Andrea Favilli, uno degli acquisti più importanti della campagna trasferimenti estiva, ha subito una nuova battuta d'arresto fisica proprio quando sembrava prossimo al rientro in campo.
D'accordo con il calciatore, la società ha optato per un intervento risolutivo che non si limiti alla cura del problema al tendine attualmente in corso, ma che affronti definitivamente anche le croniche difficoltà al tallone che da anni limitano le prestazioni dell'ex attaccante di Genoa e Juventus. Questa scelta comporterà un allungamento dei tempi di recupero di circa un mese, ma dovrebbe garantire a Favilli di tornare nelle migliori condizioni possibili.
Il centravanti, originariamente designato come titolare del reparto avanzato, potrebbe anche essere temporaneamente escluso dalla lista dei convocabili per liberare spazio per eventuali acquisti dal mercato degli svincolati, con la possibilità di un reinserimento a guarigione completata. Un gesto significativo del giocatore è stata la rinuncia a parte dello stipendio, dimostrando attaccamento ai colori biancoverdi e conquistando l'affetto di una tifoseria che apprezza particolarmente questi segnali di dedizione.
Per quanto riguarda Gennaro Tutino, l'approccio della società è stato più prudente. L'ex attaccante della Salernitana è fermo da oltre sei mesi e, nonostante abbia superato l'infortunio, necessita di tempo per ritrovare il ritmo-partita. La pausa per le nazionali rappresenta un'opportunità preziosa per migliorare la condizione fisica, e l'allenatore Biancolino sembra orientato a convocarlo per la sfida casalinga contro il Monza, in programma il 12 settembre al Partenio.
Entusiasmo alle stelle e possibile aumento di capienza
Nonostante le difficoltà tecniche, l'ambiente avellinese vive un momento di grande fermento. La tifoseria ha risposto con entusiasmo alla storica promozione in Serie B, sottoscrivendo oltre 7.000 abbonamenti e creando un'atmosfera elettrizzante in città. Il supporto dei sostenitori si è manifestato anche nelle trasferte, con numeri da categoria superiore registrati a Frosinone e una presenza costante anche a Modena.
Proprio per sfruttare al meglio questo fattore ambientale, club e amministrazione comunale stanno valutando la possibilità di aumentare la capienza dello stadio Partenio di almeno 3.000 posti. Dopo i sopralluoghi tecnici necessari, si attende l'autorizzazione della Commissione di Vigilanza, con un cauto ottimismo che filtra dagli ambienti interessati. Un eventuale via libera permetterebbe all'Avellino di contare su 10.000 spettatori per ogni gara casalinga, un vantaggio non trascurabile soprattutto contro avversari quotati per la promozione diretta come il Monza.
Strategia di mercato e valutazioni future
Sul fronte delle operazioni di mercato, la dirigenza biancoverde sta mantenendo un approccio cauto. Nelle ultime ore si è parlato di possibili arrivi dal mercato degli svincolati, con particolare attenzione al reparto difensivo, considerando che in attacco è stato già acquisito Biasci.
Tuttavia, la linea ufficiale della società prevede di proseguire senza ulteriori rinforzi immediati, preferendo valutare il rendimento della squadra nelle prossime 5-6 partite quando l'organico dovrebbe essere al completo. Questa strategia permetterà di avere un quadro più chiaro delle reali necessità tecniche prima di eventuali interventi mirati.
Le difficoltà attuali nel reparto offensivo hanno costretto il tecnico Biancolino a sperimentare soluzioni tattiche alternative, schierando spesso formazioni inedite per sopperire alle assenze. La speranza è che il graduale rientro dei giocatori infortunati possa restituire all'Avellino tutte le opzioni offensive necessarie per affrontare al meglio la stagione in Serie B, supportati dal calore di una tifoseria che si è dimostrata all'altezza della categoria.
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