Marco Bernardi, direttore sportivo del Carpi, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per analizzare la nuova stagione dei biancorossi. Nel corso del programma 'A Tutta C', il dirigente ha offerto una panoramica completa sulla filosofia del club e sul valore del campionato di Serie C, senza tralasciare le ambizioni della squadra.

Bernardi ha descritto Carpi come una piazza dove il calcio può essere fatto in modo sostenibile, lontana dalla pressione dei grandi bacini d'utenza. Nonostante sia una città di medie dimensioni con circa 70.000 abitanti, il direttore ha sottolineato la fame di calcio e la storia del club, che ha persino militato in Serie A dieci anni fa.

"L'obiettivo che ci siamo dati con la proprietà è quello di mantenere la categoria, cercando, ogni anno, di fare un passo in avanti, però in maniera sostenibile, oculata, cercando di lavorare, di lavorare sui giovani", ha spiegato, evidenziando la volontà di costruire un progetto solido e duraturo.

Il direttore ha riconosciuto che il Carpi si trova in un'area densa di squadre professionistiche, come Modena, Sassuolo, Parma e Bologna. Questo contesto, sebbene crei competitività, pone anche delle difficoltà, specialmente per il settore giovanile, che si trova a competere con realtà di Serie A e B.

Parlando in generale del campionato, Bernardi ha elogiato il lavoro svolto dalla Lega Pro e dal presidente Matteo Marani, che hanno notevolmente incrementato la visibilità del torneo, anche grazie all'avvento di piattaforme come Sky. Dal punto di vista tecnico, ha definito la Serie C una categoria affascinante e ricca di sfaccettature.

"È una categoria che ti dà grandi sfaccettature perché si passa da grandi piazze che potrebbero fare ben altri campionati, a realtà invece più provinciali e più piccole a misura d'uomo e più familiari", ha detto, sottolineando come questa eterogeneità, che permette di passare da squadre storiche come Vicenza e Catania a club più piccoli come Arzignano e Pergolettese, rappresenti il vero "bello" del campionato.

Una parte importante dell'intervista è stata dedicata al dibattito sulle seconde squadre. Bernardi ha manifestato rispetto per l'opinione dei tifosi, che spesso rappresentano la parte romantica del calcio, ma da addetto ai lavori ha ribadito il valore aggiunto di queste realtà. A suo parere, le seconde squadre sono "altamente formative" per i giovani talenti, citando esempi di giocatori che, dopo aver militato in queste formazioni, sono arrivati a giocare in Champions League. Il direttore ha anche parlato della Juventus, che si trova nello stesso girone del Carpi, definendola una squadra forte e di grande prospettiva, che ogni anno riesce a raggiungere traguardi importanti. Riguardo al numero di seconde squadre, ha suggerito che, se la Serie C dovesse rimanere a 60 squadre, ci sarebbe margine per un ulteriore ampliamento.

Infine, Bernardi ha espresso la sua soddisfazione per l'inizio di stagione del Carpi, definito "positivo" nonostante qualche difficoltà, come la recente sconfitta contro la Ternana. L'obiettivo primario resta la salvezza, da raggiungere il prima possibile in un campionato che si prospetta equilibrato e competitivo. "Il nostro obiettivo principale è quello di salvarci, perché è un campionato difficile, è un campionato molto equilibrato", ha ribadito. Tuttavia, il direttore ha ammesso che il sogno nel cassetto è quello di compiere un ulteriore passo in avanti rispetto alla salvezza ottenuta l'anno scorso: "quest'anno se riuscissimo a fare i play-off sarebbe un sogno. Ma il nostro focus, il nostro obiettivo principale deve essere la salvezza al prima possibile".

Bernardi ha anche commentato il livello delle altre squadre, indicando Arezzo e Ascoli come le principali favorite del girone, pur riconoscendo il valore di altre formazioni come Ternana e Ravenna. Per quanto riguarda le possibili sorprese, ha espresso la speranza che il Carpi possa essere una di queste e ha indicato la forza di piazze storiche tra le neopromosse, come Ravenna, Livorno e San Benedetto.

Concludendo con un'analisi degli altri gironi, ha menzionato come nel Girone C club come Catania, Salernitana e Benevento abbiano investito molto, mentre nel Girone A si profila un testa a testa tra Vicenza e il nuovo e ambizioso progetto del Brescia. Da "romantico del calcio", Bernardi ha rivelato di apprezzare le "favole", quelle delle piccole squadre che, con organizzazione e voglia di stupire, riescono a ottenere risultati importanti, citando l'esempio virtuoso della Giana.

Sezione: Serie C / Data: Mer 17 settembre 2025 alle 12:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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