La sessione estiva di calciomercato si è conclusa per il Catania, e a un primo sguardo, il lavoro del direttore sportivo Ivano Pastore sembra aver rispettato la strategia iniziale: costruire una squadra coesa e funzionale alle richieste dell'allenatore Toscano. A differenza della stagione precedente, l'organico rossazzurro appare ora più equilibrato e profondo, con valide alternative in ogni ruolo.

La rosa mantiene dodici giocatori della scorsa stagione, tra cui i portieri Bethers e Dini, il capitano Di Tacchio e il fantasista Jimenez, per il quale si attende un rinnovo. A questi si sono uniti rinforzi mirati, scelti per la loro capacità di integrarsi nel sistema di gioco: i difensori Martice e Pieraccini, gli esterni Casasola e Donnarumma, i centrocampisti Aloi e Corbari, i trequartisti Cicerelli e D’Ausilio, e gli attaccanti Caturano, Forte e Rolfini.

Nonostante l'esito complessivamente positivo, un'operazione non è andata a buon fine. Sul finire del mercato è sfumato lo scambio tra Quaini e Buglio con la Juve Stabia, con quest'ultimo che è poi passato al Catanzaro. Tuttavia, l'assenza di un centrocampista aggiuntivo non inficia la sensazione che la campagna acquisti abbia dato alla squadra una maggiore solidità, offrendo a Toscano la flessibilità necessaria per gestire le rotazioni durante il campionato.

Parallelamente agli arrivi, il direttore Pastore ha lavorato per sfoltire la rosa, riuscendo a cedere diversi giocatori considerati in eccesso, come Tello, Montalto, Silvestri, D’Andrea, Bocic, Peralta e Marsura. Particolarmente significativa è stata anche l'operazione che ha visto Leonardi acquistato a titolo definitivo dalla Sampdoria e poi girato in prestito alla Ternana, una mossa che riflette una visione a lungo termine per il futuro del club.

Non sono mancate trattative complesse, come nel caso di Frascatore, il cui passaggio è saltato a causa della decisione di Allegretto di rimanere a Catania.

Intervistato da Unica Sport, Pastore si è detto molto soddisfatto del risultato finale. «Noi eravamo già contenti di quello che avevamo fatto», ha affermato, sottolineando che l'obiettivo era creare un gruppo compatto. «L’idea era formare un gruppo solido, se ci fosse stata la possibilità di migliorarlo l’avremmo colta, ma siamo comunque felici».

Il direttore ha poi espresso parole di apprezzamento per alcuni giocatori, come Cicerelli, la cui permanenza è stata un obiettivo primario. «Un giocatore che aveva sofferto e che sarebbe stato un delitto perdere». Ha poi aggiunto che l'arrivo di Aloi è stato un ulteriore punto a favore, descrivendolo come «persona vera e professionista esemplare». Queste dichiarazioni confermano la filosofia di un mercato costruito sulla compattezza e sul valore umano dei giocatori, piuttosto che su nomi altisonanti, con l'obiettivo di innalzare il livello complessivo del Catania.

Sezione: Serie C / Data: Mar 02 settembre 2025 alle 12:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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