Una nuova era è iniziata per la Triestina, con la presentazione ufficiale della governance guidata da Adam Rothstein, supportato dall'iniezione finanziaria di House of Doge, rappresentata dal CEO Marco Margiotta. La conferenza stampa ha marcato una netta presa di distanza dalla gestione precedente, delineando uno scenario finanziario "drammatico" che impone una totale inversione di rotta per il futuro del club alabardato.

Rothstein ha aperto l'incontro con un gesto di profonda umiltà e responsabilità nei confronti della città e dei suoi sostenitori: "Chiediamo scusa alla città per le promesse mancate della precedente gestione e per la situazione definita drammatica in cui la squadra è stata lasciata, con perdite superiori ai venticinque milioni in due anni". L'investitore ha poi richiesto pazienza per poter sanare le profonde ferite ereditate: ha chiesto "tempo per poter sistemare tutto quello che è stato distrutto" e ha esortato la piazza "a giudicare il nuovo corso solo sui fatti". A garanzia di trasparenza e stabilità, la nuova governance sarà collegiale, composta da un consiglio d'amministrazione di ben sette membri.

Marco Margiotta, figura chiave di House of Doge, ha illustrato la base etica che sorregge l'investimento, spiegando come il progetto si fondi sul principio di "fare del bene ogni giorno". Il suo coinvolgimento va oltre la mera speculazione finanziaria, essendo "legato emotivamente al progetto sia per le proprie origini italiane sia per il valore storico della Triestina".

Margiotta ha inoltre assicurato che il club potrà contare sul sostegno della community globale di Dogecoin, definendola una leva strategica fondamentale per il rilancio del club e per garantire risorse fresche e innovative.

La visione operativa è stata affidata al nuovo amministratore delegato, Piero Zangarini, il quale ha posto immediatamente l'accento sulla necessità di un cambio di paradigma gestionale.

"Ripartiamo dal settore giovanile e di costruire un modello sostenibile," ha affermato Zangarini, ribadendo l'importanza di chiudere definitivamente con i capitoli dolorosi lasciati in eredità dalle gestioni passate. L'AD ha inoltre riconosciuto la responsabilità storica del club: "Trieste merita una squadra all’altezza della propria storia e che il rilancio potrà avvenire solo attraverso un’alleanza concreta con tifosi, istituzioni e stampa".

Il board ha sintetizzato i punti cardine su cui si fonderà la strategia a lungo termine della Triestina:

Basta Spese Compulsive: L'abbandono di qualsiasi progetto di spesa sconsiderata o tentativi di salti di categoria con investimenti non sostenibili.

Centralità della Cantera: Il settore giovanile è eletto a vero pilastro del nuovo corso.

Revisione Totale: È prevista una profonda revisione del piano relativo al centro sportivo.

Stadio Insostenibile: La dirigenza riconosce che "lo stadio, per quanto straordinario, è insostenibile economicamente in terza serie e necessita di una soluzione condivisa con il Comune".

Infine, la nuova proprietà ha fornito rassicurazioni fondamentali sul piano finanziario immediato, chiarendo "di essere in regola con le prossime scadenze economiche", pur mantenendo alta la guardia e verificando "con attenzione le irregolarità ereditate dal passato." Per rinsaldare il legame con la tifoseria, è stato promesso "un dialogo costante con i tifosi, inclusa l’introduzione di un abbonamento di mezza stagione dopo la pausa invernale".

Sezione: Serie C / Data: Sab 13 dicembre 2025 alle 15:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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