La delusione serpeggia tra i tifosi del Perugia, che si aspettavano una campagna acquisti più incisiva. Per far fronte al malcontento, la società ha rotto il silenzio e ha convocato una conferenza stampa d'urgenza. Hernan Garcia Borras ha preso la parola per fare chiarezza su quanto accaduto in questi mesi, presentandosi davanti a una folla di giornalisti per spiegare le scelte del club.
Il dirigente ha esordito ringraziando i presenti e ha subito affrontato il tema caldo delle aspettative. Ha ammesso che il mercato ha portato un mix di giocatori in prestito e a parametro zero, ma ha ribadito la strategia a lungo termine della società: «Abbiamo fatto una scelta per migliorare la squadra contrattualizzando dodici calciatori di cui otto a titolo definitivo, due con opzione di recompra molto bassa e due con questa modalità perché un altro club li detiene». Ha inoltre sottolineato che l'obiettivo non era prendere giocatori solo per fare numero, ma elementi che potessero realmente migliorare la squadra. A conferma della forza della rosa, ha rivelato di aver negato il trasferimento di tre giocatori a squadre di Serie B.
Sostenibilità, passato e futuro
Garcia Borras ha affrontato il tema del rapporto con il direttore Meluso, confermando una sintonia totale. «Il lavoro con lui è spettacolare. Avremo parlato al telefono quindici o venti volte», ha detto, ribadendo la fiducia in un professionista che, come lui, sta lavorando per il futuro.
Sul fronte dell'entusiasmo, il dirigente ha riconosciuto la delusione dei tifosi ma ha evidenziato che la società ha cercato di crearne, citando la festa per i 120 anni del club. Ha poi voluto chiarire il concetto di calcio sostenibile promosso dal presidente Faroni. «Abbiamo speso dieci milioni il primo anno, cinque questo», ha spiegato, giustificando le scelte fatte in base a logiche economiche e di valorizzazione del patrimonio. Ha respinto l'idea di prendere giocatori anziani e senza un valore di mercato futuro, sottolineando che «la società era finita strutturalmente e calcisticamente prima del nostro arrivo, non dimentichiamolo».
Rispondendo a chi ritiene che il girone sia abbordabile, Garcia Borras ha replicato definendolo «molto tosto», ricordando che le partite non si vincono sulla carta. Ha poi affrontato la questione della mancanza di gol, facendo notare che tre dei sette acquisti sono attaccanti, una risposta diretta a chi solleva dubbi sulle scelte in attacco.
Punti critici e obiettivi
Il dirigente ha toccato anche altri punti. Ha confermato che Lisi e Bartolomei non faranno parte della rosa e ha risposto a una domanda sulla presunta acquisizione della Spal, spiegando che si è trattato di un'opportunità colta da un amico del presidente, e che una collaborazione futura è possibile.
Sul disappunto generale per il recente risultato, Garcia Borras ha ammesso che la delusione è generica e non legata solo alla prestazione. Ha citato anche un errore arbitrale e ha spiegato che la preparazione estiva è stata pensata per l'intera stagione e non solo per le prime partite.
La conferenza si è chiusa con una riflessione sul primo anno di gestione della società. Garcia Borras ha espresso soddisfazione per il percorso intrapreso, un cammino che, a suo dire, sta salvando il club da una situazione precaria. Ha concluso ribadendo l'obiettivo principale: «Competere». Non solo in campionato, ma anche in Coppa Italia.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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