Alla vigilia del match interno contro l’Ascoli, l'allenatore del Perugia, Vincenzo Cangelosi, ha tenuto una conferenza stampa per analizzare l'imminente sfida e toccare i temi più caldi del momento in casa biancorossa.

Il tecnico ha offerto una panoramica completa, che spazia dall'analisi tattica dell’avversario al rapporto con la piazza, sottolineando una chiara missione: riportare l'entusiasmo tra i tifosi.

"Mi aspetto senza dubbio una bella partita", ha dichiarato Cangelosi. "L'Ascoli è un'ottima squadra, ben preparata e con un'identità precisa. Sarà un incontro molto tattico e chi saprà leggere meglio le dinamiche in campo avrà maggiori possibilità di prevalere. Mi auguro che saremo noi. Abbiamo provato diverse soluzioni durante la settimana e tutti quanti aspettiamo la vittoria, siamo convinti di essere sulla strada giusta".

L'allenatore si è mostrato sereno anche di fronte alle domande sui gol subiti e sulle difficoltà offensive. "In difesa, anche senza Riccardi, ho giocatori che mi garantiscono assoluta sicurezza. Abbiamo incassato un gol su palla inattiva, un aspetto su cui dobbiamo fare più attenzione, ma ho già apportato i correttivi necessari. Sono tranquillo". Per quanto riguarda le condizioni dei singoli, ha specificato lo stato di Lewis, attualmente fermo, che viene costantemente valutato prima di forzarne il rientro. Inoltre, ha aperto a diverse possibilità tattiche per l'impiego di Megelaitis, senza escludere nulla per l'undici iniziale.

Un passaggio fondamentale della conferenza è stato il rapporto con la tifoseria. "Ai tifosi, qui a Perugia, non posso contestare nulla. Non ho mai sentito contestare la squadra, hanno sempre cercato di incitarci. È normale che, se giochi male, i fischi arrivino. La cosa più importante è che la parte più vicina al club, quella che vive la squadra e non si limita a scrivere sui social, è con noi. Dobbiamo cercare, con prestazioni e risultati, di riportare più gente allo stadio". Un vero e proprio appello a unire le forze per il bene comune.

Cangelosi ha poi approfondito la sua filosofia di gestione del gruppo e dei giovani. "Avere diverse opzioni è cruciale, specialmente ora che affronteremo quattro partite in quindici giorni. Per quanto riguarda i giovani, come Giardino e Perugini, sono ragazzi interessanti, ma ci sono i momenti giusti per inserirli. Se la squadra non si esprime ancora al meglio, farli giocare sarebbe un rischio troppo elevato. Saranno inseriti a breve, ma solo quando sarà il momento adatto". Ha inoltre ribadito che la brillantezza fisica non può essere una costante, ma si è detto soddisfatto della tenuta atletica mostrata per tutti i 90 minuti.

L'allenatore ha infine risposto a domande su specifici giocatori e su questioni esterne. Su Joselito e Tumbarello, ha sottolineato l'importanza della semplicità nel gioco per far emergere il loro talento, mentre ha respinto l'idea che le vicende societarie abbiano influenzato la squadra, concentrata unicamente sul campo. Infine, ha minimizzato l'assenza del tecnico avversario, Tomei, per squalifica, lodando la maturità dell'Ascoli e la preparazione del suo vice.

Sezione: Serie C / Data: Sab 13 settembre 2025 alle 16:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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