È un Pietro De Giorgio lucido e determinato quello che si presenta nella Sala Stampa dello Stadio Alfredo Viviani. Il calendario mette di fronte al suo Potenza una sfida particolare: la diciassettesima giornata propone Sorrento-Potenza, una gara in trasferta solo sulla carta, visto che i costieri giocano le loro gare casalinghe proprio nell'impianto lucano. L'appuntamento è per sabato 6 dicembre alle 14:30, in un momento cruciale della stagione che vede i rossoblù chiamati a tre impegni ravvicinati in una settimana (campionato e Coppa Italia).
Nonostante il buon momento di forma del Potenza, De Giorgio predica massima attenzione. Il Sorrento, pur in lotta per la salvezza, è una squadra che il tecnico conosce bene: "Affrontiamo una squadra forte, con giocatori di grande qualità. Li conosciamo bene perché giocano qui nel nostro stadio", ha esordito il mister. L'incognita è rappresentata dal recente cambio in panchina degli avversari: "Hanno un allenatore nuovo e nelle ultime tre partite, contro Casertana, Crotone e Altamura, hanno cambiato atteggiamento. Dovremo fare la partita perfetta per portare a casa il risultato".
Il tema caldo della conferenza è però l'infermeria. Con tre gare in sette giorni (dopo il Sorrento ci saranno Crotone in Coppa e Catania), la gestione delle forze sarebbe l'ideale, ma la realtà è ben diversa. "Non siamo nelle condizioni di poter programmare", ammette amaramente De Giorgio. "Abbiamo diversi giocatori fuori. Non so se riusciremo a recuperare Selleri, in settimana si è fermato Maisto, e abbiamo anche Anatriello ai box. Mi preoccupano gli infortuni, ma ho grande fiducia nel gruppo: chi va in campo dà sempre il massimo. In questo momento chiedo un sacrificio in più a chi è disponibile".
C'è spazio per un focus sui singoli, in particolare su Schimmenti, diventato un fattore determinante. De Giorgio rivela un retroscena sul lavoro svolto con l'attaccante: "È arrivato l'anno scorso con uno scompenso muscolare, aveva quadricipiti fortissimi ma flessori non adeguati ai suoi strappi feroci. Abbiamo lavorato su quello". Ma la crescita non è solo fisica: "Si è ripulito tecnicamente, ora usa anche il destro e fa assist col piede debole. I suoi dati sulle accelerazioni e le frenate sono mostruosi, deve solo migliorare la capacità aerobica".
Dati fisici che premiano l'intera squadra: il tecnico cita Ghisolfi, capace di correre 113 metri al minuto (ben sopra la media di categoria), e Mazzeo, oltre ai difensori centrali che coprono regolarmente oltre 10 km a partita.
Alla domanda se, vista l'emergenza, si vedrà un Potenza più "accorto", De Giorgio risponde senza esitazioni: "La parola 'meno intenso' non esiste nel nostro vocabolario. È la nostra forza e non dobbiamo snaturarci".
Con le prime punte di ruolo out, il Potenza potrebbe presentarsi con un attacco leggero, forse un "falso nueve" o adattando qualcuno in avanti. "Se mancherà Selleri, cercheremo di adattare qualcuno o far ruotare chi è davanti. Cambieranno gli interpreti e le caratteristiche, ma non i principi di gioco e l'occupazione degli spazi", assicura il tecnico.
Infine, uno sguardo alle statistiche e al futuro immediato. De Giorgio chiede ai suoi più concretezza dalla distanza: "Siamo una delle squadre che tira di più in Serie C, ma dobbiamo alzare la qualità della conclusione, soprattutto quando troviamo squadre che si chiudono con blocchi bassi".
Sul mercato di gennaio, il tecnico glissa: "Io e il direttore sportivo siamo insieme tutti i giorni, una quadra l'abbiamo fatta, ma ora la concentrazione è solo su queste tre partite fondamentali. Poi penseremo al resto".
Il Potenza è pronto: incerottato ma con un'identità precisa, per affrontare un Sorrento che al Viviani cercherà punti pesanti.
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