Al termine della partita contro la Salernitana, il tecnico del Siracusa, Turati, si è presentato in conferenza stampa con un misto di emozioni. Nonostante la sconfitta, l'allenatore ha espresso il suo rammarico per il risultato, ma allo stesso tempo si è detto soddisfatto della prestazione della squadra.
"C'è molto rammarico, nonostante le nostre grandi difficoltà per arrivare ad undici calciatori devo dire che abbiamo fatto tutto quello che avevo chiesto durante la settimana", ha esordito Turati. Il mister ha lodato la spavalderia e la sfrontatezza mostrata dai suoi giocatori, che hanno tenuto testa a una squadra costruita per competere ai massimi livelli come la Salernitana. "Lascio l'Arechi contento per la prestazione, ma dispiaciuto per il risultato".
Turati ha poi delineato le enormi complessità che ha affrontato nel corso della preparazione. Dopo la vittoria del campionato, il ritiro è stato affrontato con una rosa estremamente ridotta, senza un portiere e con pochissimi elementi a disposizione. "Come puoi inculcare mentalità e idee?", ha riflettuto ad alta voce il tecnico. "Oggi abbiamo giocato in uno stadio importante con 10 calciatori più ragazzi del 2008 aggregati dagli Allievi del settore giovanili e non sono pronti per la categoria".
Nonostante queste avversità, la squadra ha saputo gettare "il cuore oltre l'ostacolo", dimostrando un grande spirito di sacrificio che è fondamentale per costruire la giusta mentalità. Turati ha voluto sottolineare la necessità di gettare le basi per "costruire qualcosa di importante", esprimendo il suo rammarico per le 3-4 occasioni da gol sprecate, che avrebbero potuto portare al pareggio. In particolare, ha citato "una chance clamorosa per Limonelli, un rigore in movimento" nel primo tempo.
L'allenatore ha riflettuto anche sull'errore di Di Paolo, un aspetto su cui il tecnico ha lavorato molto. Sebbene il giocatore non abbia dimostrato miglioramenti in quell'occasione, Turati ha espresso la sua fiducia nel processo di crescita dei giovani: "Io mi devo aggrappare alla quotidianità e alla consapevolezza che nel tempo un 2006 potrà crescere anche attraverso un errore". Ha concluso questo pensiero con una nota di orgoglio per i suoi ragazzi, molti dei quali non erano titolari nemmeno in Serie D e che a Salerno hanno giocato "con un'intensità tale che mi ha riempito di gioia". Per questo, ha voluto abbracciare tutti i suoi giocatori, perché "meritano soddisfazioni".
Analizzando l'avversario, Turati ha elogiato la Salernitana, definendola una squadra che "non ha bisogno di presentazione" con una rosa di altissimo livello. Ha ricordato l'esperienza passata, quando vide Legowski giocare titolare in Serie A, e ha notato come lo stesso giocatore sia subentrato in C, a dimostrazione della profondità e della qualità della rosa granata. Il tecnico ha infine toccato il tema del VAR. Pur essendo favorevole alla tecnologia, ha lamentato i tempi eccessivamente lunghi per le revisioni arbitrali in questa categoria, che vanno a discapito dello spettacolo.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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