Solita conferenza stampa di Marco Turati, dopo il consueto allenamento di carico, alla vigilia della partita Crotone – Siracusa. Si è parlato un po' di tutto, dei punti che il Siracusa stenta a conquistare. Del cammino della squadra che essendo nuova per nove undicesimi, e giocando in Serie C, occorre più tempo dello scorso anno. Si dovrà lavorare molto, come ha dichiarato lo stesso tecnico, sotto l’aspetto atletico ed anche tattico, e ritrovare quei giocatori che ancora devono inserirsi in squadra.

Si parte con la prima domanda da parte dei giornalisti.

 Lei ha avuto delle partite piuttosto forti. Ha richiamato un po’ tutti ad entrare in quello che ha detto spirito Siracusa. Bisogna ripartire. Adesso ci ritroviamo alla vigilia di Crotone Siracusa, un impegno importante. Qual è stata la reazione della sua squadra nel corso della settimana?

“Ho avuto sicuramente la percezione – inizia a parlare Turati - che la mia squadra sta un po’ capendo il mondo Siracusa. Sicuramente bisogna costruire, ma questo lo dicevo l'anno scorso dove l'obiettivo era unico, chiaro e dichiarato che era quello di vincere e vi dicevo che all'inizio bisogna sempre costruire quando c'è un gruppo nuovo. Quando ci sono calciatori nuovi, quando c'è da lavorare, si è in una fase dove bisogna essere bravi a fare risultati, a far divertire chi ci viene a vedere, ma soprattutto bisogna essere bravi a mettere insieme quei piccoli pezzi che compongono il puzzle che poi porta a diventare una squadra vera. Il nostro percorso di crescita l'anno scorso fu abbastanza netto, chiaro, perché nel giro di un mese, un mese e mezzo, abbiamo costruito qualcosa di veramente importante. Purtroppo, quest'anno siamo in ritardo sulla nostra tabella, ma sono sicuro che i miei ragazzi stanno apprendendo velocemente e soprattutto vogliono convincersi che quella grinta che serve al nostro Siracusa, che è sempre stata una caratteristica delle squadre di Siracusa, sia la chiave importante per fare qualcosa di bello. Sicuramente avete visto che abbiamo recuperato gente, qualcuno è ancora out ma come ho detto anche la settimana scorsa non voglio più assolutamente parlare di singoli. Io parlo solo di quelli che ci sono, che sono dentro all'idea Siracusa, soprattutto mi spenderò fino all'ultimo giorno per difendere i miei ragazzi perché io vedo i sacrifici che fanno giornalmente, io soffro con loro, soffro anche più di loro e la settimana scorsa ho appreso qualche fischio per qualche ragazzo che l'anno scorso giocava veramente poco e che quest'anno invece sta giocando, sta dando l'anima e io sono contento di questi ragazzi che vanno difesi e proteggerli, soprattutto li voglio portare ad un livello dove potranno togliersi soddisfazioni”.

Dal punto di vista tattico cambierà qualcosa? Nel senso che la squadra contro il Benevento era più bassa rispetto alle prime uscite. È un modo che pensa di riproporre anche contro il Crotone?

“Ma questo che mi dici, - spiega Turati - sicuramente può essere una riflessione importante perché se tu mi dici che domenica abbiamo difeso più basso delle altre tre partite, vuol dire che dobbiamo difendere più alti perché è stata l'unica partita dove abbiamo subito tanti tiri in porta, nelle altre gare abbiamo subito più gol che tiri in porta, forse cambieremo qualcosa. La cosa importante rimane che i miei ragazzi trovino quell'aggressività che c'era soprattutto nelle prime due partite con la Salernitana e il Monopoli dove sicuramente se una squadra avesse voluto farci del male avrebbe dovuto sudare le proverbiali sette camicie”.

Buongiorno, volevo capire appunto se in settimana la condizione atletiche sono migliorate perché ci permetterebbero di fare meno errori di piazzamento, meno sbavature che possono, secondo me essere il vero nodo della questione. La velocità e la condizione atletica secondo me è fondamentale.

Sicuramente la condizione fisica incide – postilla Turati - ed incide non solo nel calcio ma in tutti gli sport. Chiaramente di settimana in settimana migliora, ma oggi io mi devo soprattutto preoccuparmi dell'umore della mia squadra. Perché è una squadra che comunque sia viene da risultati negativi ed è una squadra che ha veramente sofferto, una squadra che non ha avuto nell'ultima settimana quella serenità per giocare a calcio che per noi fondamentale per cercare di dominare l'avversario. Ci siamo soprattutto concentrati su quello. Poi la condizione fisica cresce e dobbiamo essere bravi assolutamente a portare un risultato dalla nostra parte e soprattutto magari limare quelle ingenuità, come dicevo anche nelle ultime settimane. Abbiamo concesso il primo gol al Benevento sul rinvio del portiere dopo 20 secondi, quando siamo in undici schierati dietro. Non c'entra niente la difesa schierata a 4 o 5 perché eravamo in undici; quindi, vuol dire che anche con la difesa in undici si possono prendere gol. Quindi dobbiamo alzare il livello dell'attenzione, questo l'ho già detto e ripetuto, ma soprattutto dobbiamo trovare quella spavalderia per poter giocare a calcio e per mettere in difficoltà gli avversari.

Sezione: Serie C / Data: Ven 19 settembre 2025 alle 16:14
Autore: Pippo Franzò
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