Il sipario sul 2025 del Trento sta per calare e l'ultima fatica stagionale mette di fronte ai gialloblù l'ostacolo Dolomiti Bellunesi. Un appuntamento che il tecnico Luca Tabbiani ha presentato con estrema chiarezza, sottolineando la volontà di congedarsi dal proprio pubblico con un successo pesante. «Chiudiamo l’anno cercando di fare risultato contro la Dolomiti Bellunesi. Vogliamo abbinare il gioco al risultato e se ci sono entrambe è la cosa più bella per un allenatore, facendo un regalo ai nostri tifosi», ha esordito il mister, consapevole che tre punti aggiungerebbero una luce diversa al bilancio attuale: «Tre punti in più sarebbero una gran cosa».
Tuttavia, la marcia di avvicinamento alla sfida non è stata priva di intoppi, con l'infermeria che rischia di condizionare le scelte dell'ultimo minuto. «E’ stata una settimana un po’ complicata: Capone ha l’influenza e Trainotti ha preso una brutta botta», ha spiegato Tabbiani, lasciando in sospeso la loro presenza in campo. «Li valuteremo a ridosso della partita. Quando ci sono problematiche chi è a posto si sente più responsabilizzato. Nelle difficoltà bisogna tirare fuori qualcosa in più, vogliamo festeggiare la fine dell’anno con un risultato positivo».
Un capitolo importante dell'analisi del tecnico riguarda la fase realizzativa. Nonostante il Trento vanti statistiche interessanti, c'è la sensazione che il potenziale offensivo non sia ancora stato espresso al massimo delle possibilità. «Abbiamo il sesto o settimo attacco, stiamo lavorando per migliorare e stiamo cercando di riempire meglio l’area e muoverci nel modo migliore. Dobbiamo dare importanza alla capacità di aggredire gli spazi», ha osservato il mister, confermando come la squadra debba essere più cinica sotto porta: «Condivido sull’osservazione che avremmo dovuto segnare di più. Voglio veder migliorare alla fine dell’anno i ragazzi soprattutto in ottica girone di ritorno. Se riusciamo a migliorare aspetti che in questo momento ci mancano, è chiaro che il nostro rendimento potrebbe decollare».
Inevitabile, poi, un confronto con la passata stagione, pur con le dovute cautele dettate dal diverso contesto competitivo. «L’anno scorso abbiamo girato a 30, oggi siamo a 24 e se vinciamo andiamo a 27, quindi qualcosa in meno abbiamo fatto anche se fare paragoni è sempre difficile fra due anni diversi», ha ammesso Tabbiani. La differenza, secondo l'allenatore, sta anche nel livello di competitività del torneo: «C’è molto più equilibrio rispetto alla passata stagione, è più difficile fare punti, anche se secondo me questa squadra ha grandi margini di miglioramento».
Il percorso del Trento finora è stato caratterizzato da una fase di adattamento necessaria dopo i molti cambiamenti estivi. «Ci abbiamo messo un po’ a ingranare, perché abbiamo cambiato molto e ci abbiamo messo un po’ a ingranare con qualche pareggio di troppo. Non riuscivamo a esprimere il meglio del nostro repertorio», ha ricordato il tecnico. Guardando al futuro prossimo, però, l'ottimismo non manca: «Alla fine dell’anno si tireranno le somme, vedremo quanto fare sabato. E’ giusto crearci alcuni step di crescita, io spero di fare più punti nel girone di ritorno rispetto al girone di andata. Avremo rientri importanti a gennaio e finalmente potremo allenarci con più numeri».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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