Il Cosenza si prepara a chiudere il suo 2025 tra le mura amiche del "Marulla" nell'anticipo della diciannovesima giornata di Serie C. Alla vigilia della sfida contro la Cavese, il tecnico Antonio Buscé ha fatto il punto della situazione, toccando temi delicati che vanno dall'infermeria alle prospettive di mercato, senza dimenticare l'analisi tattica del momento che attraversa la sua squadra.
La notizia più amara riguarda l'infortunio di Mazzocchi, che si è rivelato più grave del previsto. «Dispiace per Mazzocchi, nessuno avrebbe voluto che accadesse una cosa del genere», ha esordito l'allenatore, spiegando come le speranze iniziali siano state frustrate dai test clinici: «L’idea iniziale era quella di tenerlo fermo per una ventina di giorni, ma purtroppo gli esami hanno evidenziato una situazione più seria e i tempi di recupero saranno piuttosto lunghi». Nonostante il colpo basso, Buscé ha voluto rassicurare il calciatore: «Gli ho detto di stare sereno: quando tornerà avrà tutto il tempo e il margine per rifarsi». Sul fronte dei possibili innesti per sopperire alle assenze, il mister si dice tranquillo: «Ho grande fiducia nella proprietà, mi sono confrontato con il presidente e c’è molta positività. Da questo punto di vista sono tranquillo».
Passando alle scelte di formazione, l'orientamento è quello di dare continuità al lavoro svolto, pur dovendo fare i conti con diverse defezioni. «Cercheremo di schierare la squadra che ci garantisce maggiori certezze», ha chiarito Buscé, confermando che Ferrara probabilmente non sarà del match. Nonostante le difficoltà numeriche, il tecnico non cerca scuse: «Bisogna arrangiarsi. Il calcio, nel corso di una stagione, presenta anche queste problematiche». L'importante, per l'allenatore, è l'identità mostrata dal gruppo: «È fondamentale dare valore alle prestazioni di questa squadra, altrimenti si rischia di giudicare tutto solo in base al risultato, che è l’errore più grande. Bisogna capire se una squadra ha identità, se è viva. In questo senso i ragazzi meritano solo elogi».
Buscé ha poi espresso un pizzico di rammarico per alcuni punti persi durante il girone d'andata, infortuni a parte. «Abbiamo dovuto fare i conti con infortuni pesanti: Kourfalidis, Cimino e ora Mazzocchi», ha ricordato, facendo poi un'autocritica sugli scontri con Altamura, Sorrento e Potenza: «Abbiamo perso quattro o cinque punti in situazioni che avevamo sotto controllo. Per errori banali abbiamo subito gol evitabili. Quando non riesci a vincere, devi almeno puntare all’essenziale. In certe partite, una palla buttata in tribuna può essere la scelta migliore».
L'avversario di domani, la Cavese, viene descritto come un ostacolo insidioso e molto solido. «La Cavese è una squadra da affrontare con grande attenzione», ha avvertito Buscé, sottolineando la pericolosità dei campani nonostante non siano una formazione da goleada: «È una squadra equilibrata, che non ottiene grandi vittorie ma allo stesso tempo non subisce sconfitte pesanti. Può colpire in qualsiasi momento».
In chiusura, un appello al cuore del tifo cosentino per ritrovare quel calore che può spostare gli equilibri. «Questa gente non vede l’ora di tifare Cosenza: questi colori appartengono a loro», ha dichiarato il tecnico, sognando un ambiente trascinante: «Sarebbe bellissimo vedere un ‘Marulla’ pieno: abbiamo ancora tutto il girone di ritorno davanti e lì inizierà un altro campionato. L’appoggio della gente può fare la differenza».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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