La partita con il Monopoli lascia l’amaro in bocca al tecnico del Siracusa, Marco Turati. Dalla prima gara di campionato di campionato a Salerno e ieri contro i pugliesi, gli azzurri hanno ricevuto elogi per il bel gioco, ma non hanno racimolato nessun punto in classifica.

“Purtroppo, gli episodi - dichiara Turati - ci girano a sfavore, come del resto era accaduto anche a Salerno, ma siamo protagonisti di un percorso di crescita. Il nostro sarà un lungo cammino partito da poco e lavoreremo per migliorare i particolari che fino ad ora non ci hanno permesso di fare punti. Ritornando alla partita di stasera abbiamo subito il gol del 2-1 nel momento migliore, nella ripresa avevamo un’unica opzione che era Nicola Valente. Resta un grande rammarico perché abbiamo creato molto concedendo soltanto delle ripartenze e subendo due gol in maniera banale".

"Noi dobbiamo guardare a quello che facciamo – prosegue Turati nella sua analisi - a quello che proponiamo e soprattutto al nostro percorso di crescita per superare questi particolari che oggi non ci permettono di fare punti. Dal mio punto di vista abbiamo veramente creato molto. Abbiamo concesso all'avversario solo ripartenze e abbiamo subito quel rigore che è stata un'ingenuità, ma l'abbiamo subito forse nel nostro momento migliore oggi. Penso che andiamo via tutti rammaricati perché abbiamo subito due situazioni da gol veramente stupide e purtroppo si è anche spento l'entusiasmo, sia il primo gol perché veniva dopo 20 secondi il nostro; quindi, la partita si stava incanalando sui binari giusti, e sul secondo perché come dicevo poco fa, era proprio nel nostro momento migliore".

Turati resta ottimista per il futuro: “Sono molto fiducioso perché i miei ragazzi danno veramente l’anima; quindi, come deve essere tutto l'ambiente Siracusa. La squadra sta lavorando bene, - continua il tecnico azzurro - la squadra sta crescendo. I complimenti degli avversari chiaramente ci fanno molto piacere, ma devo essere sincero, giro i complimenti anche al mio collega che seguo da moltissimi anni e che fa sempre campionati di vertice. È un allenatore che sa benissimo cos'è la categoria, la interpreta nel miglior modo. Noi sapevamo che questa era una partita molto complicata, e se ricordate, anche ieri dissi che secondo me era più complicata questa rispetto a quella di lunedì scorso e così è stato. Ma vado via contento per quello che hanno fatto i miei ragazzi e soprattutto lancio un messaggio a loro dicendo di continuare così perché sicuramente la strada è quella giusta. Ora recuperiamo Carmelo Limonelli, un giocatore importante per noi perché ha conoscenza, sa quello che vogliamo da lui, è un giocatore dinamico per questa categoria, ci dà veramente tanto. In attesa poi anche gli ultimi arrivati ci diano una mano dal punto di vista dell'impegno e della conoscenza. Quelli che oggi erano in campo ci davano maggiori garanzie perché lavorano con noi da più tempo; pertanto, a fine gara ho fatto un plauso a tutti perché hanno interpretato bene la partita. Sicuramente dobbiamo migliorare nei particolari, perché oggi ci è mancata quell'esperienza alla categoria. Non bisogna dimenticare che i giocatori sono tutti nuovi. Comunque, ho visto, ripeto, undici ragazzi disposti a tutto pur di fare risultato e questa è la mia più grande soddisfazione.

Dal punto di vista dell'autostima – conclude la sua disamina Turati - queste due partite ci fanno capire che dentro questa categoria noi ci possiamo stare. Però allo stesso tempo ci fa anche capire che non possiamo tralasciare niente, ogni minimo particolare purtroppo in questo momento lo paghiamo anche a caro prezzo. Secondo me oggi la sconfitta fa un poi male più di quella della settimana scorsa perché il nostro pubblico ci ha spinto dal primo al novantaseiesimo e tutti noi volevamo regalargli una grandissima gioia. Non ce l'abbiamo fatta, da domani ci rimbocchiamo le maniche, soprattutto io che devo far capire ai miei ragazzi che hanno spinto e che hanno fatto bene, e questo per noi deve essere solamente un punto di partenza".

Sezione: Serie C / Data: Lun 01 settembre 2025 alle 19:05
Autore: Pippo Franzò
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