Alessandro Amarante, direttore sportivo del Sorrento dal 2022, è l'uomo dietro la rinascita del club. Dopo la vittoria del campionato di Serie D e il premio come miglior DS, ha consolidato la squadra in Serie C, ottimizzando al massimo le risorse. A pochi giorni dal derby con la Salernitana, Amarante ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Città, parlando delle ambizioni del club e del delicato momento che sta attraversando.

Il direttore si è detto soddisfatto dell'organico a disposizione, confermando che il mercato in entrata si è concluso con l'arrivo di Sabbatani e Santini. A causa di una lista "over" completa, non sono previsti ulteriori innesti tra gli svincolati.

La scelta di Mirko Conte e i risultati iniziali

Amarante ha spiegato che la scelta di Mirko Conte come allenatore è stata dettata dalla sua capacità di lavorare in contesti difficili, come dimostrato alla Turris. L'esperienza dell'allenatore, anche a livello internazionale, è considerata un punto di forza, specialmente in una situazione logistica complessa come quella del Sorrento. «Noi abbiamo difficoltà oggettive: ci alleniamo a Torre del Greco e non a Sorrento e giochiamo le partite casalinghe a Potenza. Proprio per questo avevamo bisogno di una guida tecnica abile a lavorare sul piano mentale», ha dichiarato il direttore.

Nonostante un avvio deludente in termini di risultati, Amarante ha espresso soddisfazione per l'atteggiamento della squadra, che ha lottato fino all'ultimo. Ha citato la gara contro il Trapani, una delle favorite per la promozione, in cui il Sorrento avrebbe meritato la vittoria, ma è stato penalizzato da due gol annullati in situazioni molto dubbie. Il direttore ha sollevato dei dubbi sull'efficacia del sistema FVS (Force Video System), che a suo parere non sempre garantisce giustizia a causa della mancanza di immagini chiare.

Il derby e le ambizioni del Sorrento

Sulla sfida con la Salernitana, Amarante ha sottolineato la difficoltà di affrontare una squadra che ha fatto il pieno di punti e che ha una rosa di altissimo livello. «Stiamo parlando di una squadra che ha fatto bottino pieno», ha affermato. Il fatto che i nuovi acquisti non abbiano ancora giocato non fornisce riferimenti tattici, ma è chiaro che si tratta di un organico di 20-22 calciatori "dello stesso livello".

Il ritorno del pubblico sugli spalti dell'Arechi rappresenta per Amarante uno stimolo in più per la squadra, nonostante il Sorrento sia abituato a giocare con pochi tifosi al seguito a causa del trasferimento a Potenza. «Giocare contro la Salernitana, in un Arechi pieno, dà uno stimolo a tutti», ha spiegato. «Ci sono piazze che portano 9-10mila persone sugli spalti e questo ti fa sentire importante, un evento sportivo non ha senso se non ci sono gli spettatori».

In merito alle squadre favorite per la promozione, Amarante ha indicato Salernitana, Benevento e Catania, ma non ha escluso delle sorprese. Ha citato il Trapani, che nonostante un organico di alto livello, parte da un penalizzante -8 in classifica, e il Catania, che con tre vittorie consecutive ha reso difficile una possibile rimonta. Ha aggiunto anche il Crotone tra le squadre da tenere d'occhio, mentre ha preferito non giudicare il Potenza non avendolo ancora visto giocare.

Sulla recente polemica scatenata dalle dichiarazioni di Varone, Amarante ha minimizzato, ricordando che la partita di Coppa si è svolta in un contesto completamente diverso. «Sono due partite differenti. Era pieno agosto, domenica sarà tutta un'altra storia. Stiamo parlando di un mese fa. Il calcio d'estate è completamente diverso dal campionato, ora i punti iniziano a pesare mentre in coppa è sempre un' incognita».

L'obiettivo primario del Sorrento rimane la salvezza, anche se il club spera di fare qualcosa in più, come negli ultimi due anni in cui ha sfiorato i playoff. Amarante ha concluso elogiando la società per il supporto costante e ribadendo la massima concentrazione sul raggiungimento della salvezza.

Sezione: Serie C / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 19:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio
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