Storia di una pantera in gabbia: La Lucchese sull'orlo del baratro

Un nuovo capitolo drammatico si sta scrivendo nella storia della Lucchese, storico club toscano che rischia di precipitare nel suo quarto fallimento in meno di due decenni. La situazione, emersa in tutta la sua gravità lunedì 17 febbraio, getta ombre inquietanti sul futuro della "Pantera".

Il paradosso sportivo ha voluto che la crisi esplodesse proprio in una giornata di vittoria, con il successo in rimonta contro il Perugia. Un trionfo sul campo immediatamente offuscato dalle dichiarazioni post-partita dell'allenatore Gorgone, che ha dipinto un quadro desolante della situazione societaria, denunciando il progressivo abbandono da parte dei dirigenti.

La crisi finanziaria si è manifestata in tutta la sua gravità con il mancato rispetto delle scadenze per il pagamento di stipendi e contributi, per un ammontare complessivo di 700.000 euro. Una situazione che comporterà inevitabilmente una penalizzazione in classifica di almeno 4 punti, aggravando ulteriormente il quadro sportivo.

Ad acuire la crisi, le dimissioni del presidente Longo, rappresentante della SanBabila srl, società che aveva rilevato la proprietà dal gruppo Bulgarella appena a gennaio per una cifra definita "irrisoria". Un passaggio di proprietà che, evidentemente, non ha portato la stabilità sperata.

L'amministrazione comunale si è prontamente attivata, con il sindaco Pardini e l'assessore allo sport Barsanti che hanno incontrato la squadra durante la ripresa degli allenamenti, in un tentativo di mostrare vicinanza istituzionale in questo momento critico.

Tuttavia, le prospettive non appaiono rosee. La partita più importante per la Lucchese 1905 si sta giocando ora fuori dal campo, nella ricerca di una soluzione societaria che possa garantire un futuro a una delle realtà storiche del calcio toscano. Il rischio di un quarto fallimento in 19 anni rappresenterebbe un colpo potenzialmente fatale per una società che ha scritto pagine importanti nella storia del calcio italiano.