La Triestina ha intrapreso l'ultima e decisiva azione legale per contestare la pesante penalizzazione inflittale dagli organi della giustizia sportiva. La società giuliana ha depositato formalmente ricorso presso il Collegio di Garanzia dello Sport, l'organo di ultima istanza, per tentare di annullare o, quantomeno, mitigare una sanzione che pesa in modo drammatico sulla classifica della stagione in corso.

L'obiettivo primario del ricorso è l'annullamento della decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello (CFA) della FIGC. Tale organo, con dispositivo comunicato il 20 ottobre 2025 e motivazioni depositate il 29 ottobre 2025, aveva respinto integralmente il reclamo promosso dal club. La sentenza aveva di fatto confermato la sanzione originariamente irrogata dal Tribunale Federale Nazionale (TFN) in data 16 settembre 2025, che prevedeva la detrazione netta di 13 punti dalla classifica, da scontare immediatamente nella corrente stagione agonistica.

La complessa vicenda giudiziaria trae le sue origini dai deferimenti inoltrati dal Procuratore Federale della FIGC lo scorso 31 luglio 2025. La Triestina è chiamata a rispondere di responsabilità diretta per gli atti e i comportamenti posti in essere da due dei suoi vertici, ovvero il Presidente Benjamin Lee Rosenzweig e l'Amministratore Delegato e consigliere Sebastiano Stella, entrambi dotati di poteri di rappresentanza societaria, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva (CGS).

Le contestazioni si estendono anche alla responsabilità propria della società e si riferiscono a irregolarità riscontrate con riferimento agli adempimenti amministrativi e societari previsti dalle Norme Organizzative Interne della FIGC (NOIF) e dai Comunicati Ufficiali che regolano la materia, segnatamente il n. 251/A del 17 aprile 2025 e il n. 145/A del 10 gennaio 2025.

Il ricorso presentato al Collegio di Garanzia è articolato in due richieste fondamentali e alternative. In via principale, la Triestina chiede l'annullamento totale e senza rinvio della decisione della CFA che ha confermato la penalizzazione. In caso di accoglimento, la società chiede che la sanzione venga ridotta a una misura ritenuta minima di giustizia, specificando che essa non dovrebbe superare la soglia massima dei 6 punti di penalizzazione. Riuscire a ottenere questa riduzione significherebbe, di fatto, salvare ben 7 punti preziosissimi in classifica.

In via ulteriormente subordinata, l'Unione Sportiva Triestina ha richiesto che il Collegio annulli la decisione della CFA e, in applicazione di un principio di diritto che verrà da esso enunciato, rimetta il procedimento all'organo di giustizia federale precedentemente adito (la Corte Federale d'Appello), affinché quest'ultimo si esprima nuovamente sul caso ma in una composizione giudicante diversa.

L'esito di questo ricorso, che rappresenta l'ultima chance di appellarsi alla giustizia sportiva, sarà fondamentale e determinerà in maniera cruciale l'immediato futuro del club, poiché la penalizzazione ha un impatto diretto e devastante sulla classifica della stagione in corso. La palla passa ora definitivamente al Collegio di Garanzia dello Sport.

Sezione: Serie C / Data: Lun 01 dicembre 2025 alle 11:55
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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