La Nuova Sondrio perde uno dei suoi pilastri difensivi. Gonzalo Escudero, centrale classe 1996, ha ufficialmente concluso la sua esperienza con il club valtellinese dopo tre intense stagioni che lo hanno visto protagonista assoluto della retroguardia biancazzurra.
Il calciatore argentino lascia un'eredità importante in termini di presenze e prestazioni: quasi novanta apparizioni complessive con la maglia della Nuova Sondrio, di cui trentasei solo nell'ultimo campionato, impreziosite da quattro marcature che testimoniano la sua capacità di rendersi pericoloso anche in fase offensiva.
L'annuncio dell'addio è arrivato attraverso un toccante messaggio pubblicato sui canali social del giocatore, nel quale Escudero ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso speciale la sua esperienza in Valtellina.
Un legame che va oltre il calcio
Le parole del difensore rivelano un attaccamento profondo al club e al territorio che va ben oltre il semplice rapporto professionale. Nel suo messaggio di commiato, Escudero ha ripercorso i momenti salienti di questi tre anni, sottolineando il calore umano ricevuto dall'intera comunità biancazzurra.
"È arrivato il momento di dire ciao a una società che mi ha dato tutto, dopo tre anni intensi in cui ho difeso la maglia della Nuova Sondrio devo dire solo grazie. Grazie a tutti per avermi accolto: mi sono sentito come a casa", ha scritto il giocatore, evidenziando come l'esperienza valtellinese sia stata caratterizzata da un senso di appartenenza autentico.
Particolare riconoscimento è stato riservato al presidente Michele Rigamonti, figura centrale nell'esperienza di Escudero: "Il primo grazie va al presidente Michele Rigamonti che veramente mi ha dato più di quello che doveva dare. Veramente non ho parole per descrivere quello che ha fatto: una persona fantastica, con un cuore enorme e una famiglia bellissima".
Gratitudine a 360 gradi
Il messaggio di addio si estende a tutti i componenti dell'universo Nuova Sondrio, dalla tifoseria al personale, dai compagni di squadra allo staff tecnico. Un ringraziamento corale che testimonia l'integrazione totale del difensore nell'ambiente valtellinese.
"Grazie alla tifoseria per essere venuta a tutte le partite in cui giocavamo, grazie al magazziniere 'Banana', alle persone della segreteria e alla dirigenza per essere stata sempre sul pezzo", ha continuato Escudero, non dimenticando nessuno degli attori che hanno contribuito a rendere speciale la sua permanenza.
Non sono mancati i ringraziamenti ai compagni di squadra, descritti con l'autoironia che caratterizza il giocatore: "Grazie a tutti i compagni che ci sono stati in questi tre anni per avermi sopportato: sono un rompiscatole terribile, ma anche una persona con un cuore grandissimo".
Il saluto si è concluso con un arrivederci che suona come una promessa: "Grazie allo staff tecnico e al direttore sportivo, per tutto. Arrivederci Nuova Sondrio, sarai sempre casa mia".
Un vuoto da colmare
La partenza di Escudero rappresenta una perdita significativa per la Nuova Sondrio, che dovrà ora trovare un sostituto all'altezza per colmare il vuoto lasciato dal difensore argentino. Le sue prestazioni costanti e la leadership dimostrata in campo ne avevano fatto un elemento imprescindibile dello scacchiere tattico valtellinese.
La società biancazzurra si trova ora di fronte alla sfida di ricostruire il reparto difensivo, dovendo individuare sul mercato un profilo capace non solo di garantire affidabilità tecnica, ma anche di incarnare quei valori umani che hanno reso Escudero così apprezzato dall'ambiente.
L'addio del difensore segna l'inizio di una nuova era per la Nuova Sondrio, che dovrà saper coniugare la necessità di rinnovamento con la continuità dei risultati raggiunti nelle ultime stagioni con il contributo fondamentale del giocatore argentino.
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