A poche ore dal debutto ufficiale in Coppa Italia contro la Paganese, il tecnico dell'Ischia, Alessio Martino, ha tracciato un bilancio della preparazione estiva e ha condiviso le sue sensazioni sulle prospettive della nuova stagione.
Grazie al lavoro del direttore sportivo Marco Ferrante e alla visione del presidente Pino Taglialatela, la squadra si presenta con un organico profondamente rinnovato, che unisce innesti internazionali, elementi di esperienza e un solido nucleo di giovani provenienti dal vivaio e dal territorio isolano, come riportato da ildispariquotidiano.it.
La partita in programma domani, valida per la Coppa Italia, è vista come un'importante prova per testare il gruppo e valutarne la reale forza. "Finalmente si inizia, anche per capire e testare quella che è la nostra realtà. La Coppa Italia rappresenta una prova che può riservare sorprese sia positive che negative," ha spiegato Martino. Pur riconoscendo l'importanza del match, ha sottolineato che il vero banco di prova sarà l'inizio del campionato, a partire dal 7 settembre.
L'avversario, la Paganese, è un'altra sfida di alto livello, una squadra consolidata con un allenatore vincente. "Si tratta di una partita ufficiale, soprattutto contro una squadra di cartello come la Paganese, una piazza ambita e allenata da un tecnico vincente," ha ammesso il mister. Nonostante la complessità dell'incontro, la squadra gialloblù non intende partire con l'idea di arrendersi. "La nostra è una squadra giovane che ha lavorato tanto e ora ha bisogno di verificare sul campo le proprie forze. Con rispetto per tutti, certo, ma con la convinzione di non essere mai inferiori."
La filosofia tattica e il ruolo dei giocatori locali
Durante il ritiro, Martino ha lavorato su diverse soluzioni tattiche, convinto che la versatilità sia un punto di forza. "Mi piace pensare che l’ecletticità sia sempre stata la forza delle squadre che ho allenato, e questa in particolare è una squadra giovane, dunque molto duttile," ha affermato. Il tecnico sa che l'esperienza è un fattore cruciale che la squadra dovrà acquisire rapidamente. "Dobbiamo apprendere in fretta per non concedere troppo agli altri ed è proprio questa la curiosità: capire come risponde questo gruppo."
Il mercato, condotto con cura dalla società, ha fornito al tecnico una rosa "molto malleabile anche tatticamente, con caratteristiche ben combinate." Martino non ritiene di avere già un undici titolare definito, ma piuttosto un collettivo capace di adattarsi in base alle esigenze della partita.
La vera sfida, ha spiegato il mister, è combinare l'esperienza dei nuovi arrivati stranieri con il valore dello "zoccolo duro" ischitano. "La squadra è completamente nuova, con giocatori stranieri che però hanno certamente un valore, combinati con lo zoccolo duro che rappresenta la parte forte di questo gruppo, quella ischitana," ha dichiarato. Martino ha evidenziato come i giocatori locali possiedano un "quid in più" e siano chiamati a fare da collante con i più giovani e gli stranieri. "È proprio da loro che pretendo qualcosa in più, sia in campo che fuori, perché devono fare da collante con i più giovani... ma soprattutto con gli stranieri, che devono comprendere che al di là del valore individuale, quando si va in campo bisogna giocare tutti per un unico obiettivo."
Aggiornamenti sulla rosa e le prospettive future
Per quanto riguarda le condizioni dei singoli, Martino ha rassicurato riguardo all'affaticamento di Romano, affermando che il giocatore sta bene. Ha poi chiarito la situazione di Onda, che non ha firmato con la squadra. In questa fase di ristrutturazione della rosa, la società ha preferito dare spazio ai giovani del posto. "A mio avviso, abbiamo lavorato bene con alcuni ragazzi del posto: Faella, Pipolo e Mollo stanno facendo molto bene e sono classe 2009, 2008 e 2007," ha sottolineato il tecnico, ribadendo l'intenzione di privilegiare i talenti locali.
A proposito dell'attaccante spagnolo Víctor Bertomeu, il mister ha descritto il giocatore come un "ottimo" elemento, dotato di una mentalità professionale e una spiccata personalità da leader. Ha però riconosciuto che Bertomeu dovrà adattarsi a un campionato come la Serie D, che richiede un approccio molto fisico. "Il primo feedback, quando lo abbiamo preso, è stato subito super positivo, perché è un calciatore importante," ha spiegato. "Naturalmente l’approccio a questo campionato è completamente diverso... tocca a noi aiutarlo a farlo."
Infine, Martino ha ribadito che l'obiettivo primario del club è la salvezza e che la gara di Coppa Italia è vista come un'anticipazione del vero inizio della stagione, che avverrà il 7 settembre contro il Cassino. "Cassino è la prima, ed è quella che veramente conta, almeno per quanto mi riguarda," ha detto il tecnico. Ha espresso grande rispetto per l'avversario, una squadra solida e ben organizzata, ma ha anche ribadito che l'Ischia scenderà in campo per lottare in ogni gara. "Dobbiamo giocare sempre per fare punti. È chiaro che il nostro obiettivo è diverso, ma guardiamo partita dopo partita, perché pensare troppo a lungo termine non porta mai da nessuna parte."
Riguardo alle mancate amichevoli estive, Martino ha giustificato la scelta con problematiche logistiche, ribadendo che, a suo avviso, i test estivi non sempre offrono un riscontro pienamente affidabile. "Il calcio d’agosto non ti conosco: mi è capitato di vincerle tutte e poi perdere le prime due di campionato, o al contrario di perderle tutte e partire in campionato con nove risultati utili consecutivi," ha concluso, dimostrando una visione pragmatica e focalizzata sul campo.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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