La società calcistica del Legnago si trova in una fase di completa ricostruzione dopo la retrocessione in Serie D. L'elemento centrale di questa trasformazione è rappresentato dall'imminente arrivo di Marco Didu sulla panchina, come ci informa il quotidiano L'Arena, un accordo che attende solamente la formalizzazione delle ultime pratiche burocratiche per diventare realtà.

Il direttore sportivo Giacomo Laurino vive ore di attesa febbrile, consapevole che ogni momento potrebbe essere quello decisivo per vedere concretizzarsi l'operazione che porterà Didu al Legnago. Il tecnico deve infatti completare la rescissione contrattuale con la Pro Palazzolo prima di poter sottoscrivere il nuovo contratto che lo legherà al club veneto fino al 30 giugno 2026.

L'intesa tra le parti è già stata raggiunta da tempo, con un accordo annuale che rispecchia la durata del precedente contratto che Didu aveva con la formazione lombarda. La Pro Palazzolo, nel frattempo, ha già individuato il successore ingaggiando Matteo Contini, che aveva guidato proprio il Legnago dalla fine di settembre a metà gennaio, inserendosi nella sequenza di allenatori che ha visto alternarsi Daniele Gastaldello e successivamente Massimo Bagatti.

La determinazione di Laurino nel portare a termine questa operazione è testimoniata dall'abbandono di ogni soluzione alternativa. Tra le opzioni valutate figurava Filippo Carobbio, ex tecnico della Folgore Caratese che era stato monitorato attentamente nell'ultima settimana, ma che ha poi accettato il ruolo di vice di Fabio Gallo al Vicenza.

L'interesse per Didu non si è limitato al Legnago, con l'Imperia che aveva manifestato un tardivo apprezzamento per il tecnico, senza però riuscire a convincerlo. Il profilo dell'allenatore si caratterizza per un approccio offensivo al gioco, testimoniato dai successi ottenuti nei playoff: a maggio ha condotto la Pro Palazzolo alla vittoria partendo dalla seconda posizione del girone B di Serie D, superando Desenzano e Folgore Caratese. Due anni fa aveva già dimostrato le sue capacità al Vado, conquistando la promozione dalla quarta posizione battendo in trasferta Sanremese e Bra.

La sfida che attende Didu e la dirigenza del Legnago è di proporzioni notevoli. Laurino si trova nella scomoda posizione di dover costruire praticamente da zero l'intera rosa, con il calendario che avanza inesorabilmente verso la fine di giugno. Il direttore sportivo dedica ogni momento della giornata a questa missione, esplorando multiple strade per assemblare un organico competitivo.

L'unico elemento di continuità rispetto alla passata stagione è rappresentato da Marco Businarolo, portiere rientrato dal prestito al Vigasio e destinato a essere uno dei due estremi difensori della nuova formazione. La scelta di puntare su portieri giovani riflette la filosofia societaria, che ripone grande fiducia nel potenziale di Businarolo.

Lo staff tecnico vedrà la conferma di Matteo Martini nel ruolo di preparatore. Inizialmente incerto sulla proposta di rinnovo, Martini ha superato le esitazioni decidendo di rimanere al suo posto, confermandosi come punto di riferimento stabile dell'organizzazione tecnica del club.

Il resto dell'organico della scorsa stagione non farà parte del nuovo progetto. Tutti i giocatori sono stati liberati dopo la retrocessione in Serie D, con alcuni che hanno formalizzato la rescissione prima della fine di giugno, mentre altri hanno continuato ad allenarsi fino al termine naturale dei contratti per mantenersi in forma e rispettare gli impegni assunti.

L'unica eccezione è rappresentata da tre giovani talenti che la dirigenza considera elementi chiave per il futuro: Tonica, Banse e Gazzola. Questi ragazzi hanno mostrato potenzialità superiori a quanto espresso finora con la prima squadra, non avendo avuto molte opportunità se non per brevi apparizioni.

Tonica, che compirà 18 anni a fine luglio, ha recentemente disputato un'intera partita come centrale difensivo con l'Under 19 della Moldavia contro la Georgia. Il suo talento non è passato inosservato, tanto che a gennaio era stato corteggiato da Como e Torino. Banse, anch'egli del 2007, ha già collezionato alcune presenze in Lega Pro, mentre Gazzola, che ha esordito ad Ascoli a fine aprile, possiede le qualità tecniche e caratteriali per contribuire significativamente al centrocampo.

I tentativi di Laurino di trattenere alcuni giocatori simbolo della precedente gestione si sono rivelati infruttuosi. Zanetti e Casarotti, considerate giovani bandiere del club, hanno manifestato la volontà di rimanere nella categoria superiore della Lega Pro. Ancor più determinato in questa direzione è Ampollini, riconosciuto come uno dei migliori interpreti della passata stagione. Anche Muteba, contattato dal direttore sportivo, ha preferito orientarsi verso una sistemazione nel calcio professionistico.

La ricostruzione del Legnago rappresenta quindi una sfida complessa che richiederà tempo e risorse considerevoli. La società dovrà bilanciare l'esperienza necessaria per competere in Serie D con la valorizzazione dei giovani talenti, in un progetto che punta a ritornare rapidamente nella categoria superiore. L'arrivo di Didu, con la sua esperienza nei playoff e la sua filosofia di gioco offensiva, rappresenta il primo tassello di un mosaico che dovrà essere completato nelle prossime settimane per essere pronti all'inizio della nuova stagione.

Sezione: Serie D / Data: Lun 23 giugno 2025 alle 19:00
Autore: Antonio Sala
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