Livorno, Esciua: «Usciamo subito da questa categoria. Stiamo attenti al Poggibonsi...»

06.09.2023 07:30 di  Nicolas Lopez   vedi letture
Livorno, Esciua: «Usciamo subito da questa categoria. Stiamo attenti al Poggibonsi...»

Torna a parlare Joel Esciua, presidente di origini brasiliane del Livorno, e lo fa attraverso la trasmissione radio "Piazza Affari" di TMW Radio.

Queste le parole del numero uno lobronico: «Esordio in campionato col Poggibonsi? Dobbiamo stare attenti, dato che davanti hanno due giocatori che insieme hanno fatto più di 40 gol. Ambizioni e progetti? La piazza merita una categoria diversa dalla Serie D. Passione, storia, bacino d’utenza e caratteristiche di una città che ha bisogno di giustizia calcistica. Picchi? È uno stadio datato, che ha quasi 90 anni. Va riadattato in alcune concezioni. Oggi va bene per la Serie C, qualora dovessimo essere promossi. Ci sono stati proposti dei progetti d’allargamento e di rifacimento. A noi farebbe piacere tenere questo stadio anche per il valore storico che ha per la città. È uno stadio fuori categoria in D, ma lo sarebbe anche in C. Il clima dopo gli abbonamenti e la gestione della tribuna VIP? La tribuna VIP e la tribuna centrale hanno una gestione degli ingressi speciale. Non vogliamo sottovalutare le diverse possibilità che ci dà 140 posti. In generale sembra normale che allo stadio si possa scavalcare e andare a finire nella tribuna VIP. Non è così. L’ambizione? L’ambizione è uscire subito da questa categoria. Abbiamo un nucleo di giocatori importanti. La campagna acquisti è appena conclusa. Abbiamo una rosa straordinaria, con 30 giocatori e con dei nomi di spicco. I nostri giovani non sono presi per far giocare dei ragazzi acerbi per rispettare i regolamenti. In attacco Cesarini, Giordani, Cori e Frati hanno oltre 1000 partite tutti assieme in C. Abbiamo dei leader in tutti i reparti. Da dove arriva la mia passione per il calcio? Credo di aver avuto la passione per il calcio anche prima di nascere. Mio padre portava mia mamma a vedere le partite del Santos di Pelè quando era incinta di me. Livorno mi ricorda molto il Sudamerica. In Brasile è pieno di migranti italiani, parimenti. La città ha molta passione ed è intenditrice di calcio. Per me è una sfida in più».