Nel panorama calcistico della Serie D, pochi allenatori possono vantare numeri così impressionanti come quelli fatti registrare da Fabrizio Cacciatore nella sua esperienza sulla panchina del Treviso. Il tecnico, che ha guidato la formazione veneta per 27 partite nell'ultimo campionato del girone C, ha dimostrato un'efficacia tattica fuori dal comune, certificata da statistiche che parlano chiaro: una media di 2.07 punti a partita che lo colloca in una posizione di assoluto rilievo nel panorama tecnico della categoria.
Il dato statistico assume contorni ancora più significativi se confrontato con quello di altri tecnici vincenti della stessa categoria. La media punti di Cacciatore supera persino quella di mister Zanini, che ha condotto le Dolomiti Bellunesi alla vittoria del campionato con una media di 2.05 punti per partita. Un confronto che esalta ulteriormente la qualità del lavoro svolto da Cacciatore sulla panchina trevigiana.
Questi numeri non sono passati inosservati nel circuito calcistico veneto, tanto che diverse società stanno valutando con interesse il profilo del tecnico per affidargli la guida della propria squadra nella prossima stagione sportiva.
Tra i club che hanno mostrato un concreto interesse per Cacciatore figura l'Union Clodiense, società che si trova a dover riprogrammare il proprio futuro dopo la recente retrocessione dalla Serie C. Secondo informazioni esclusive, la dirigenza clodiense avrebbe individuato in Cacciatore il profilo ideale per guidare la squadra nel tentativo di risalire immediatamente nella categoria superiore.
La scelta apparirebbe coerente con le ambizioni di una società che non intende ridimensionare i propri obiettivi nonostante la retrocessione. L'Union Clodiense cerca un tecnico capace di imprimere una svolta immediata, riportando entusiasmo in un ambiente inevitabilmente segnato dalla delusione per la perdita della categoria professionistica.
I numeri fatti registrare da Cacciatore al Treviso rappresentano una garanzia di competitività, elemento fondamentale per una piazza che punta a vivere la Serie D come una categoria di passaggio verso un rapido ritorno tra i professionisti.
Il futuro professionale di Cacciatore potrebbe però prendere anche una direzione diversa, riportandolo in un ambiente che conosce già perfettamente. Emerge infatti con forza anche l'ipotesi di un ritorno al Caldiero Terme, club nel quale il tecnico ha già operato tra aprile 2022 e maggio 2023, lasciando un ottimo ricordo.
Questa possibilità è tuttavia subordinata alla permanenza del Caldiero Terme in Serie C, categoria conquistata recentemente dalla formazione veronese. In caso di salvezza, la società potrebbe decidere di affidarsi nuovamente all'esperienza di Cacciatore per consolidare la propria posizione nella categoria professionistica.
Un eventuale ritorno rappresenterebbe una sfida stimolante per il tecnico, chiamato questa volta a confrontarsi con una categoria superiore rispetto a quella nella quale ha costruito i suoi recenti successi. La conoscenza dell'ambiente e dei meccanismi societari potrebbe tuttavia rappresentare un vantaggio significativo, facilitando l'inserimento in un contesto calcistico più complesso.
Le due ipotesi sul tavolo presentano caratteristiche diverse ma ugualmente stimolanti per un tecnico emergente come Cacciatore. Da un lato la possibilità di guidare una squadra con ambizioni di immediata risalita in Serie C; dall'altro l'opportunità di misurarsi direttamente con il calcio professionistico, in un ambiente già conosciuto.
Entrambe le strade condividono un denominatore comune: la fiducia che diverse società ripongono nelle capacità tecniche e nelle doti gestionali di un allenatore che, con i risultati ottenuti al Treviso, ha dimostrato di saper costruire squadre competitive e vincenti.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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