Giornata di meritato riposo ieri per il Sant'Agata, che oggi pomeriggio tornerà ad allenarsi sul terreno del "Fresina" per iniziare la preparazione della cruciale sfida di Acireale, che ieri ha esonerato il tecnico Chianese, ultimo ostacolo sulla strada della permanenza in Serie D.
La situazione è chiara quanto complessa: a causa della peggiore classifica conseguita nella stagione regolare, la formazione guidata da mister Ferraro dovrà necessariamente vincere entro i centoventi minuti di gioco per conquistare la salvezza. Il regolamento, infatti, non prevede la possibilità di arrivare ai calci di rigore, rendendo questa trasferta siciliana un autentico spareggio ad eliminazione diretta.
Essere giunti fino a questo punto rappresenta già un primo significativo traguardo per una squadra che, dopo le sconfitte contro San Cataldo in trasferta e Scafatese in casa, sembrava destinata alla retrocessione diretta. La capacità di reagire, non disunirsi e raccogliere le residue energie psicofisiche ha permesso al Sant'Agata di agganciare il treno play-out proprio all'ultima giornata, grazie alla fondamentale vittoria ottenuta sul campo di Favara.
Nonostante l'indubbio valore dell'Acireale e il vantaggio del fattore campo di cui potranno beneficiare i siciliani, il Sant'Agata può guardare con un pizzico di ottimismo alla sfida, forte del bilancio stagionale favorevole negli scontri diretti: una vittoria ad Acireale nel girone d'andata e un pareggio casalingo al ritorno.
«Non lasceremo nulla di intentato per raggiungere la salvezza», afferma con determinazione il presidente Maximiliano Sosa, come ripreso dalla Gazzetta del Sud, che prosegue: «I ragazzi stanno dando tutto e ciò ci fa ben sperare. Sappiamo e abbiamo la consapevolezza che domenica prossima con l'Acireale non sarà una partita semplice, ma abbiamo fiducia nei nostri ragazzi e nel nostro staff. Non è stata una stagione facile, ma i calciatori hanno dimostrato di essere più forti degli ostacoli e ciò per noi non può che rappresentare un vantaggio».
Il numero uno del club santagatese rimanda ogni discorso sul futuro societario: «Ci sarà tempo e modo di parlare. In questo momento tutta la concentrazione deve essere sul nostro prossimo avversario: l'Acireale. Tenteremo in tutti i modi di centrare la salvezza e alla squadra dirò che lo dobbiamo fare per la gente di Sant'Agata che a prescindere da quelli che sono stati i risultati, c'è sempre stata accanto. Anche a Favara i nostri tifosi erano presenti e ci hanno sostenuto».
Sosa, alla sua prima esperienza nel calcio italiano, ammette: «Non mi aspettavo una stagione del genere, volevamo fare un campionato tranquillo e raggiungere prima la salvezza. Per me è la prima esperienza in Italia e devo ancora adattarmi a questo tipo di calcio e conoscere meglio l'ambiente».
La squadra, capitanata da Catalano, è ora chiamata a un'ultima impresa per evitare la retrocessione. Il match di domenica rappresenta l'epilogo di una stagione travagliata, in cui il Sant'Agata ha dimostrato, soprattutto nel momento decisivo, di avere carattere e resilienza. Qualità che saranno fondamentali nella difficile trasferta di Acireale, dove solo la vittoria potrà garantire la permanenza nella quarta serie nazionale.
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