A un passo dall'esordio stagionale contro l'Athletic Club Palermo, la dirigenza dell'Acr Messina si confronta con una delle sfide più ardite del calcio: scalare un Everest di difficoltà, simboleggiato da un'impressionante penalizzazione di 14 punti.
In una recente intervista pubblicata da messinasportiva.it, il direttore sportivo Giovanni Martello, ex dirigente del Licata, ha condiviso le sue riflessioni sul lavoro svolto per allestire una squadra in così poco tempo.
La missione non è stata delle più agevoli, considerando il grave ritardo accumulato. Nonostante ciò, il dirigente si è mostrato estremamente soddisfatto, sottolineando come l’esistenza stessa della squadra sia già una vittoria. «Intanto ho visto un Messina, perché pensiamo che meno di una settimana fa o cinque giorni fa non c’era nulla e quindi secondo il mio punto di vista già è una cosa molto importante che abbiamo una squadra da poter mettere in campo, poi chiaramente sarà sempre il campo a essere il giudice supremo, ma già io penso che dal nulla creare uno staff e una squadra quasi completa è già qualcosa di molto importante», ha affermato, mettendo in luce la rapidità e l’efficacia dell’operazione di ricostruzione.
Martello ha poi espresso la sua profonda gratitudine verso chi ha reso possibile questo piccolo miracolo. «Mi corre l’obbligo di ringraziare la proprietà che mi ha messo nelle condizioni di poter operare», ha aggiunto, per poi elogiare con il cuore alcune figure chiave che hanno lavorato senza sosta. Ha menzionato il team manager Paolo Pirri, il segretario Peppe Bellantoni, il magazziniere Peppe Munaò e il direttore generale Giuseppe Peditto, definendoli persone che hanno il Messina nel sangue e si sono spese «h 24 in maniera encomiabile, incredibile, togliendomi tante rogne». La loro dedizione ha permesso di far partire la macchina in una sola settimana, un’impresa che, ha garantito il direttore, non è per niente semplice.
Tra gli ultimi innesti che hanno dato forma alla rosa spicca il ritorno del difensore Daniele Trasciani, una figura che conosce bene l’ambiente giallorosso. Martello ha espresso il suo entusiasmo per l’arrivo del giocatore, che aveva già militato a Messina per due stagioni in Serie C. «È secondo il nostro punto di vista un profilo molto buono. Un ragazzo che intanto ha dato una grandissima disponibilità a venire a Messina in questa situazione. Lui già c’è stato quindi sa che cosa vuol dire questa piazza e quando dei ragazzi accettano così di buon grado di venire a lottare, a sputare sangue e cercare di fare il meglio per il Messina sono molto soddisfatto», ha chiosato, sottolineando la grinta e la motivazione del neo acquisto.
Dopo una serie di ufficializzazioni continue, la parola passa ora al campo. Sotto la guida di mister Pippo Romano, che si appresta al suo primo campionato di Serie D, la squadra si preparerà per il debutto. Martello ha rivelato di aver messo da parte la sua vita privata per l'impegno col club. «Io ho abbandonato la famiglia sostanzialmente, era scontato. Dovevamo fare una squadra e bisogna cercare di sbagliare il meno possibile. Non è facile, chi non opera però non sbaglia». Ha poi sottolineato che tutte le scelte sono state condivise con lo staff tecnico e la società, e che ora è il momento di vedere all'opera la squadra. «Sono molto curioso di vedere all’opera la squadra», ha concluso, condividendo l'emozione e l'attesa di tutta la piazza messinese.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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