In un momento particolarmente complesso per il Messina, il direttore sportivo Giovanni Martello è il primo a presentarsi in sala stampa dopo il pareggio contro l'Athletic Palermo.

Le sue prime parole sono dedicate all'impegno profuso dai calciatori giallorossi. «Abbiamo avuto due-tre occasioni nitide, avremmo potuto ottenere una vittoria, ma per ora va bene così», ha dichiarato Martello. Il dirigente ha voluto da subito mettere in chiaro che la squadra non si nasconderà dietro scuse, nonostante le difficoltà:

«Non dobbiamo pensare alla penalizzazione, sappiamo cosa dobbiamo fare, siamo qui e non cerchiamo alibi, sputeremo sangue come hanno fatto i ragazzi oggi, e, alla fine del campionato, tireremo le somme».

Riguardo la scarsa affluenza di pubblico allo stadio, con circa 500 spettatori e l'assenza dei gruppi organizzati, Martello ha espresso la piena comprensione per lo stato d'animo dei tifosi. «Il pubblico? Dobbiamo essere bravi noi a tirarlo dalla nostra parte con i risultati», ha affermato, riconoscendo che i sostenitori del Messina hanno dovuto «ingoiare troppi bocconi amari per troppi anni». Nonostante ciò, ha sottolineato l'importanza del loro supporto: «Abbiamo assoluto bisogno di loro, siamo consapevoli di tutte queste dinamiche societarie molto particolari, la squadra è dei tifosi, cercheremo di farli avvicinare di nuovo, gli appelli sono inutili, in questa situazione». La soddisfazione per l'impegno dei calciatori è comunque evidente: «Credo che oggi, chi era presente ha apprezzato l’impegno dei ragazzi, siamo usciti con gli applausi e questo ci rende felici». L'obiettivo è chiaro: «Speriamo di ottenere risultati importanti e farli accendere di nuovo».

Il responsabile dell'area tecnica ha infine difeso il lavoro svolto nella costruzione della squadra. «La squadra è stata costruita secondo criteri precisi che valgono in questi campionati, essendo pragmatici, con idee chiare, basandoci sul gruppo, la cultura del lavoro», ha spiegato. La scelta dei giocatori è stata guidata non solo dalle loro abilità calcistiche, ma anche dalle loro qualità umane e caratteriali, necessarie in un contesto difficile come quello attuale. «Perché stare a Messina adesso non è molto confortevole, sicuramente, e servono guerrieri, gente disposta a gettarsi nel fuoco per la causa».

Sezione: Serie D / Data: Lun 08 settembre 2025 alle 10:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print