Un pareggio che ha un sapore agrodolce per la Nocerina. Al termine del match contro la Scafatese, l'allenatore Salvatore Campilongo ha analizzato la partita, esprimendo soddisfazione per la prestazione della squadra, ma non per il risultato finale. Le sue parole, rilasciate in esclusiva, hanno toccato diversi aspetti della gara, dalla prova dei giovani alla scarsa cattiveria degli attaccanti.

Analisi del match e del risultato

Interrogato sull'equilibrio della partita e sull'episodio del rigore, Campilongo ha espresso una posizione netta. «Mi accontenta perché, per quello che si dice sulla Scafatese, sono contento della prestazione fatta dalla squadra, ma non del risultato perché ci meritavamo di più. Abbiamo veramente giocato a calcio e non sono d'accordo sul rigore».

Il tecnico ha poi sottolineato che la Nocerina ha dimostrato di essere una squadra solida e in grado di affrontare chiunque. «La Nocerina è forte ma bisogna lavorare sempre e stare con i piedi per terra».

La difesa dei giovani

Uno dei temi principali dell'intervista è stata la difesa dei giocatori più giovani. Campilongo ha lanciato un appello. «Chiedo con umiltà di lasciar stare i giovani... criticate me, ma lavoriamo sui giovani soprattutto i 2006 e i 2007 perché non hanno tanta esperienza; quindi, se li diamo addosso noi la domenica li perdiamo!». Ha poi elogiato la prestazione di due esordienti. «Oggi Maggiore e Russo che erano debuttanti per me hanno fatto una grande gara».

Gli attaccanti e la cattiveria

Campilongo ha ammesso di aver un po' rivoluzionato gli Under e ha espresso le sue aspettative per il reparto offensivo, ancora a secco. «Io mi aspetto tanto, oggi non è che non mi sono piaciuti però purtroppo hanno sofferto le dimensioni del campo perché loro sono giocatori che attaccano la profondità e oggi non c'era lo spazio».

Guardando alla prossima partita in casa, il tecnico ha lanciato un messaggio chiaro ai suoi attaccanti. «Si bisogna festeggiare, gli attaccanti devono essere più cattivi... devono avere l'odore della porta. Io sono stato un attaccante e so che bisogna avere fame negli ultimi 16 metri, bisogna mangiarselo quel pallone e forse è quello che ci manca un po' a noi».

Sezione: Serie D / Data: Lun 15 settembre 2025 alle 09:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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