Orvietana, il d.s. Capretti: «Siena ferito, ma abbiamo la mentalità giusta»

L'Orvietana si appresta ad affrontare una delle sfide più impegnative di questo inizio di stagione. La formazione biancorossa ospiterà domenica al Muzi il Siena per la seconda giornata di campionato, un match che rappresenta un test importante per misurare le ambizioni della squadra di casa.

A tracciare il quadro della situazione è il direttore sportivo Severino Capretti, che analizza con lucidità il momento della sua squadra e le insidie della prossima partita. Il dirigente biancorossa sottolinea l'approccio metodico con cui il gruppo sta affrontando questa nuova annata calcistica.

«È stata una ripresa agli allenamenti come tante altre, la vittoria di Prato è stata importante in egual modo a quella interna di sette giorni prima in coppa contro il Cannara», spiega Capretti, evidenziando come la società non voglia farsi trascinare dall'entusiasmo del momento. Il successo esterno ottenuto contro il Prato ha certamente dato fiducia all'ambiente, ma la dirigenza mantiene i piedi per terra.

La filosofia del club umbro appare chiara e definita, orientata verso un approccio pragmatico che privilegia la costanza nel tempo rispetto ai picchi emotivi. «Nella nostra filosofia è importante vivere settimana per settimana il nostro lavoro e cercare di preparare ogni partita nel miglior modo possibile per prendere punti, tre o uno», ribadisce il direttore sportivo.

L'atteggiamento mentale rappresenta un elemento fondamentale nella costruzione di una squadra competitiva. Capretti non nasconde le ambizioni del gruppo, ma le inquadra in una visione realistica: «Se arriva una sconfitta deve essere merito del nostro avversario».

Il confronto con il Siena assume connotati particolari non solo per il valore intrinseco dell'avversario, ma anche per il momento specifico che stanno attraversando i senesi. La formazione toscana arriva all'appuntamento di Orvieto con il dente avvelenato dopo la battuta d'arresto subita in casa contro il Tau.

«La gara interna con il Siena è il prossimo step e staff tecnico e squadra stanno lavorando con la giusta mentalità, consapevoli di affrontare un club con grande blasone e una rosa con molti giocatori che possono farti male in qualsiasi momento», ammette Capretti, riconoscendo apertamente la qualità dell'organico senese.

Il fattore psicologico potrebbe giocare un ruolo determinante nell'economia della partita. Il Siena, reduce da una prestazione deludente davanti ai propri sostenitori, avrà certamente voglia di riscatto. «In più è un Siena ferito dalla sconfitta interna contro il Tau e sicuramente avrà il coltello tra i denti al Muzi», osserva il dirigente biancorossa, ben consapevole che affrontare una squadra delusa può rivelarsi ancora più insidioso.

Tuttavia, l'Orvietana non si presenta all'appuntamento con il timore reverenziale. La fiducia nelle proprie capacità emerge chiaramente dalle parole di Capretti, che esprime piena fiducia nel progetto tecnico della società. «Però nutro grandissima stima nel mister Rizzolo nel suo staff e nella nostra rosa», dichiara il direttore sportivo.

Il lavoro svolto nella scorsa stagione ha creato le basi per un gruppo maturo e consapevole dei propri mezzi. «Un gruppo di ragazzi che ha acquisito la giusta mentalità già dalla passata stagione e mai potrà e dovrà fare un passo indietro», sottolinea Capretti, evidenziando la crescita caratteriale della squadra.

Sul fronte delle disponibilità, l'Orvietana dovrà fare a meno di un elemento importante. Esposito non sarà della partita a causa di una squalifica, ma la dirigenza si dice tranquilla sulla capacità della rosa di sopperire all'assenza. «Avremo assente ancora Esposito per squalifica ma la rosa è abbastanza lunga per sopperire le assenze», conferma il direttore sportivo.

Tra le note positive di questo inizio di stagione spicca il rientro di Savshak, protagonista di una storia di resilienza e determinazione. Il giocatore ha dovuto superare un grave infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi due anni, ma la sua prestazione nella trasferta di Prato ha dimostrato che il peggio è alle spalle.

«Ci tengo a fare un grande elogio a Savshak, a Prato rientrava da titolare dopo quasi due anni dal brutto infortunio al ginocchio ed è stato per 90' in campo con la giusta determinazione ed anche tenuta fisica», conclude Capretti, rendendo omaggio a un giocatore che rappresenta l'emblema della mentalità che la società vuole trasmettere.

Il match contro il Siena si preannuncia dunque come un banco di prova significativo per l'Orvietana, chiamata a dimostrare che i progressi della scorsa stagione non sono stati casuali e che la squadra è pronta per competere ad alti livelli anche in questo campionato.