Il futuro del Prato è al centro di intense discussioni in città, alimentate dalle voci su un potenziale interesse da parte di una cordata di imprenditori locali. La notizia, emersa durante la trasmissione "Il Gioco è Fatto", ha catalizzato l'attenzione sul destino della società laniera. Per fare chiarezza sulla situazione e sulle trattative in corso, abbiamo contattato direttamente il presidente Stefano Commini.

Nessuna offerta concreta, ma il tempo stringe

Interrogato riguardo i presunti contatti e un'ipotetica prima offerta formale dalla cordata pratese, il presidente Commini si è mostrato categorico. «Non c’è stata nessuna offerta ufficiale. Resto in attesa», ha dichiarato senza mezzi termini. Commini ha ribadito la sua ferma intenzione di cedere la proprietà del Prato, a patto che si verifichino le condizioni adatte. Tuttavia, ha sottolineato l'urgenza di una svolta: «[...] adesso il tempo stringe e quindi se c’è un reale interesse ad acquisire il Prato, la trattativa dovrà iniziare entro la prossima settimana, in caso contrario non ci sarebbero più le condizioni per poterla portare avanti». Questo ultimatum indica chiaramente la necessità di un'accelerazione da parte del gruppo di imprenditori, che si vocifera coinvolga ben 27 figure del territorio.

Pronto a ripartire in D se l'operazione non si concretizza

Nonostante l'apertura alla cessione, il presidente Commini ha già delineato un piano B solido nel caso in cui la trattativa non dovesse concretizzarsi, rimanendo nell'ambito delle mere ipotesi. «Se la trattativa non si dovesse concretizzare, e al momento la situazione è questa – spiega – continuerò a portare avanti il mio progetto, ottemperando a tutte le adempienze richieste entro il 30 giugno e iscrivendo la squadra al prossimo campionato di Serie D». Questa dichiarazione rassicura sulla continuità sportiva del Prato, garantendo la partecipazione alla prossima stagione di Serie D indipendentemente dall'esito delle discussioni sulla proprietà. Il 30 giugno si conferma una data cruciale per gli adempimenti burocratici legati all'iscrizione.

Direttore sportivo e tecnico in stand-by, giovanili già definite

Per quanto riguarda le posizioni chiave dello staff tecnico, quelle del direttore sportivo Virdis e del tecnico Mariotti, i contratti non sono ancora stati formalizzati. «Ancora non sono stati firmati – conferma Commini – attendiamo ancora qualche settimana per avere un quadro più esaustivo riguardo il futuro del Prato». Questa pausa è probabilmente legata all'attesa di sviluppi sulla cessione, per poi definire al meglio l'assetto dirigenziale e tecnico in base alla nuova (o riconfermata) gestione.

Parallelamente, la strategia per il settore giovanile è già stata definita con maggiore chiarezza. Sono state confermate le figure di Pier Paolo Biagi e Andrea Maretto, a cui si aggiunge il nuovo innesto di Marzio Cardaropoli, ex Zenith Prato. Commini ha sottolineato l'importanza di questo comparto: «Confermo le conferme di Biagi e Maretto – spiega – il settore giovanile deve andare avanti mi sembra una risorsa indispensabile per una società di calcio». Questo focus sulle giovanili ribadisce la volontà di costruire un progetto a lungo termine, basato sulla crescita dei talenti locali, indipendentemente dalle dinamiche della prima squadra.

Sezione: Serie D / Data: Ven 06 giugno 2025 alle 20:00
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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