La sesta giornata del girone E di Serie D rappresenta un'opportunità importante per il Prato, chiamato a superare quello che finora si è rivelato un autentico ostacolo: il rendimento nelle gare disputate lontano dal proprio stadio. La formazione biancazzurra affronterà domenica il Poggibonsi, squadra che occupa l'ultima posizione della graduatoria con soli 2 punti conquistati.

Il calendario mette di fronte due formazioni con ambizioni e situazioni di classifica diametralmente opposte, ma entrambe alla ricerca di certezze dopo un avvio di campionato complicato. Per i lanieri si tratta di un banco di prova significativo per verificare la solidità della crescita mostrata nelle ultime uscite.

Un avvio difficile, ma i segnali di ripresa non mancano

La stagione dei giallorossi del Poggibonsi era iniziata nel peggiore dei modi, con quattro sconfitte consecutive che avevano messo immediatamente in salita il cammino della squadra. Tra queste battute d'arresto figurava anche l'eliminazione dalla Coppa Italia di categoria, un ulteriore colpo per il morale del gruppo.

Tuttavia, le ultime due giornate hanno portato risultati differenti. Prima è arrivato un pareggio per 2-2 tra le mura amiche contro il Vivi Altotevere Sansepolcro, poi un 1-1 sul campo del Ghiviborgo. Un dato interessante emerge dall'analisi di questi incontri: in entrambe le occasioni sono stati i padroni di casa senesi a sbloccare il risultato, passando in vantaggio. Questo aspetto dimostra come la squadra, nonostante la posizione in classifica, sia tutt'altro che arrendevole e stia attraversando una fase di crescita.

Il club, che nel 2025 taglia il traguardo del centenario dalla fondazione, può contare su un organico di valore guidato dal tecnico Federico Barontini.

I protagonisti della rosa giallorossa

Tra gli elementi più interessanti della rosa a disposizione di mister Barontini spicca Niccolò Ciacci, giovane centrocampista classe 2007 cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina. Il talento del mediano si è manifestato in modo evidente nell'incontro contro il Sansepolcro, quando ha firmato una doppietta che ha consentito alla sua squadra di pareggiare i conti.

In difesa, il punto di riferimento assoluto è Federico Borri, trentaduenne cresciuto calcisticamente proprio nel Poggibonsi. Con 128 presenze accumulate con la maglia giallorossa, Borri rappresenta una vera e propria bandiera del club, incarnando i valori di appartenenza e continuità che risultano fondamentali soprattutto nei momenti di difficoltà.

Un altro elemento che garantisce esperienza è Yuriy Gonzi, esterno nato a San Pietroburgo che nell'ultima partita contro il Ghiviborgo ha lasciato il segno sul tabellino dei marcatori. Gonzi rappresenta un caso particolare anche per i suoi trascorsi: nella prima metà della scorsa stagione ha militato nel Tau Altopascio, dove ha avuto modo di lavorare con Simone Venturi, attuale allenatore del Prato. Prima di approdare al Poggibonsi, l'esterno russo aveva vestito la casacca del Club Milano.

Il reparto offensivo può contare su diverse soluzioni. Oltre alla giovane promessa Matteo Boriosi, andato in gol in Coppa Italia nella sfida di Siena, e al centravanti classe 1999 Simone Pippi, la punta di diamante dell'attacco risponde al nome di Giovanni Kean Dossè. L'attaccante vanta una carriera di tutto rispetto, avendo militato anche in Serie C, e rappresenta l'arma in più per scardinare le difese avversarie.

Lo schema tattico e gli ultimi undici

Dal punto di vista tattico, mister Barontini dovrebbe confermare il modulo 3-5-2 che ha caratterizzato le ultime uscite della squadra. Nella gara di domenica scorsa, l'assetto prevedeva Bertini tra i pali, protetto da una linea difensiva a tre composta dal capitano Borri al centro, con Borghi come braccetto destro e Nobile sul versante opposto.

A centrocampo, il play davanti alla difesa era Corzani, affiancato dalle due mezzali Corcione e Ciacci. Sulle fasce agivano Gonzi a destra e Ponticelli a sinistra, chiamati a garantire sia copertura che spinta offensiva. In avanti, la coppia d'attacco era formata da Pippi e Kean Dossè.

Questa struttura consente alla squadra di mantenere equilibrio tra le fasi, sfruttando la fisicità e l'esperienza dei difensori centrali, la qualità dei centrocampisti e la profondità garantita dagli esterni a tutta fascia.

Il precedente e i legami tra le due società

L'ultimo confronto diretto tra Prato e Poggibonsi risale a tre anni fa, quando le due formazioni si affrontarono in Coppa Italia. In quell'occasione furono i lanieri a prevalere con il punteggio di 1-0, grazie alla rete decisiva siglata da Renzi.

Un dettaglio curioso lega quella partita all'attualità: in quella sfida scesero in campo con la maglia biancazzurra sia Cela che Sciannamè, due elementi che ancora oggi fanno parte dell'organico dell'Ac Prato, pur ricoprendo ruoli diversi rispetto al passato.

Le attese per la sfida di domenica

L'incontro di domenica si preannuncia quindi ricco di significati per entrambe le compagini. Da una parte il Prato, determinato a interrompere il digiuno di vittorie in trasferta e a consolidare la propria posizione in classifica. Dall'altra il Poggibonsi, ultimo ma in crescita, pronto a difendere il proprio campo nella speranza di conquistare i primi tre punti stagionali che potrebbero rilanciare le ambizioni di salvezza.

La presenza di un ex come Gonzi, che conosce bene l'ambiente biancazzurro per aver condiviso lo spogliatoio con mister Venturi, aggiunge un ulteriore elemento di interesse alla sfida. Per i lanieri sarà fondamentale approcciarsi alla partita con la mentalità giusta, senza sottovalutare un avversario che, numeri alla mano, sta dimostrando di essere tutt'altro che arrendevole.

La gara rappresenta un crocevia importante per le ambizioni stagionali del Prato, chiamato a dimostrare di poter essere competitivo anche lontano dalle mura amiche. Solo una prestazione convincente e, soprattutto, un risultato positivo potrebbero definitivamente sbloccare la squadra sotto il profilo psicologico, dando slancio a un campionato che si preannuncia lungo e combattuto.

Sezione: Serie D / Data: Gio 02 ottobre 2025 alle 19:30
Autore: Massimo Poerio
vedi letture
Print