Il calcio insegna che le speranze vanno coltivate con prudenza e realismo. Lo sa bene Ariedo Braida, figura di spicco del panorama calcistico internazionale e vicepresidente onorario del Ravenna, che in una recente dichiarazione al Corriere di Romagna ha fatto il punto sulla situazione della società romagnola e sulle possibilità di un ripescaggio in Serie C.
Il dirigente, con alle spalle un'esperienza consolidata ai massimi livelli del calcio mondiale, non nasconde un cauto ottimismo riguardo alle prospettive della squadra. Le prestazioni positive ottenute sia in Coppa che nei playoff hanno creato le premesse per una possibile promozione attraverso i ripescaggi, scenario che secondo Braida non appare del tutto irrealistico.
"Società e squadra sono state brave a ottenere questa opportunità con i successi in Coppa e nei playoff. A giudicare dalle voci che girano, ci sono molte società sono in difficoltà e il ripescaggio del Ravenna non è impossibile. Però io preferisco ricordare quello che diceva Trapattoni, cioè non dire gatto finché non l'hai nel sacco", ha dichiarato l'ex dirigente del Barcellona, citando uno dei principi cardine della saggezza calcistica.
Le parole di Braida riflettono un approccio equilibrato alla situazione, caratterizzato dalla consapevolezza che nel mondo del calcio le certezze sono rare e che spesso le aspettative devono fare i conti con dinamiche complesse e imprevedibili. La citazione del celebre motto di Giovanni Trapattoni sottolinea l'importanza di mantenere i piedi per terra anche quando le prospettive sembrano favorevoli.
Guardando oltre l'immediato futuro, il dirigente ha voluto tracciare un bilancio più ampio della stagione appena conclusa e delle strategie che stanno guidando il progetto Ravenna. La sua analisi evidenzia come alla base di ogni successo duraturo nel calcio ci siano principi fondamentali che vanno rispettati con rigore e costanza.
"Con questa società abbiamo avviato un progetto importante, oltreché ambizioso, però tutti devono sapere che nel calcio non ci vuole fretta, bisogna solo lavorare ed essere modesti", ha spiegato Braida, delineando una filosofia che privilegia la costruzione graduale rispetto ai risultati immediati.
Il concetto di pazienza emerge come elemento centrale nella visione del vicepresidente onorario, che mette in guardia dai rischi di un approccio troppo impaziente ai risultati. La sua esperienza nei grandi club europei gli ha insegnato che i progetti di successo richiedono tempo per svilupparsi e consolidarsi, e che la fretta può spesso rivelarsi controproducente.
L'analisi si estende poi a considerazioni più generali sul mondo del calcio, dove Braida individua nelle società dotate di management affidabile la chiave per ottenere risultati concreti e duraturi. La presenza di una direzione competente e di una progettualità chiara rappresentano, secondo la sua visione, gli ingredienti indispensabili per costruire qualcosa di solido nel tempo.
"Nelle società che hanno un management affidabile si lavora seriamente e i risultati prima o poi arrivano, dove non c'è una progettualità precisa, invece, è difficile raggiungere dei risultati. Non è mai il caso di volere tutto e subito, perché non è possibile avere entrambe le cose e spesso non si raggiunge niente di importante", ha concluso il dirigente.
Queste dichiarazioni assumono un significato particolare nel contesto attuale del Ravenna, società che sta cercando di costruire un futuro ambizioso partendo da basi solide. L'esperienza di Braida rappresenta un valore aggiunto importante per il club, portando competenze maturate ai più alti livelli del calcio internazionale.
L'approccio pragmatico e la visione a lungo termine delineati dal vicepresidente onorario sembrano tracciare la strada che il Ravenna intende percorrere, indipendentemente dall'esito della questione ripescaggio. Un percorso che privilegia la sostanza rispetto all'apparenza e che pone le basi per una crescita sostenibile nel tempo.
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