La decisione della Lega Nazionale Dilettanti di non ammettere le società d'Eccellenza tra le richiedenti il ripescaggio in serie D ha, naturalmente, fatto storcere il naso ad addetti ai lavori ed ai tifosi delle società di Eccellenza coinvolte, mentre ha fatto esultare quelle società retrocesse in serie D che sentono ora di avere più possibilità di essere ripescate. Una decisione difficile che, naturalmente, non può accontentare tutti.

Partiamo dalla premessa: nel comunicato di ieri della LND (CLICCA QUI), si legge che " le diverse modalità di ripartenza e di sviluppo dei Campionati di Eccellenza 2020/2021 a livello regionale non consentono di determinare criteri uniformi per l’ammissione al Campionato Nazionale di Serie D 2021/2022". Su questo punto, siamo più che d'accordo: da un punto di vista sportivo, è impossibile dare la precedenza ad una o un'altra squadra nel momento in cui ogni Comitato Regionale ha deciso autonomamente il format dei campionati. Questa situazione, però, non dobbiamo dimenticarci che è stata creata dalla stessa LND, quando ha, appunto, dato totale autonomia ai vari comitati regionali.

Ma il punto che fa più storcere il naso è questo: quando si è organizzata la ripartenza dei campionati regionali, alle società d'Eccellenza è stato dato un avvertimento: chi non avesse partecipato, non avrebbe potuto chiedere il ripescaggio in serie D. E questa scelta di escluderle lo stesso, onestamente ci pare non corretta per chi, seppur non come ai livelli della serie D, ha fatto sacrifici per ripartire. Perché, sia chiaro: non bisogna dimenticarsi che le società d'Eccellenza sono state penalizzate dal non poter ripartire con campionati regolari, oltre ad avere meno promozioni del dovuto. Per non dimenticare alcune scelte abbastanza strambe, come dare una promozione all'Abruzzo (con 7 partecipanti) e darne una anche alla Puglia (22 partecipanti).

Chiaro che accontentare tutti è impossibile, come a nostro avviso è impossibile non sbagliare in una situazione di crisi che va oltre il calcio. Crediamo, però, che una possibilità alle società d'Eccellenza andava data, magari facendo riferimento a tutti gli altri criteri che si potevano attuari. Se andiamo a vedere, infatti, i criteri per i ripescaggi in serie D per le retrocesse (CLICCA QUI), si noterà che dei nove punti presi in esame soltanto uno (ovvero meriti sportivi) non può essere preso in considerazione anche per le squadre d'Eccellenza, mentre gli altri otto (Bacino di utenza - diritti sportivi - valore sportivo - volume attività giovanile - valutazioni aggiuntive - meriti disciplinare - valutazione impianto - detrazioni e penalità) sono tutti "passabili" anche per tali società. 

Sezione: Serie D / Data: Sab 31 luglio 2021 alle 16:15
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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