La Sancataldese subisce una pesante sconfitta in casa contro il Messina, che ha ribaltato il risultato da 1-0 a 1-3. Un ko inatteso per i tifosi, che avevano già assaporato la vittoria dopo il gol del vantaggio di Viscuso. In conferenza stampa, il tecnico Orazio Pidatella si è assunto la piena responsabilità dell’accaduto, puntando il dito contro l’atteggiamento della sua squadra nel secondo tempo.

Un crollo mentale

"Non siamo più stati squadra", ha commentato Pidatella, che ha individuato nel cambio di mentalità il principale motivo della sconfitta. "Abbiamo pensato alla gloria personale, e ci sono stati episodi che potevamo evitare", ha aggiunto. Il tecnico ha spiegato di aver commesso un errore non effettuando i cambi necessari, un’omissione che si sarebbe rivelata fatale. "Avrei dovuto fare quattro sostituzioni come a Barcellona. Mi assumo tutte le responsabilità". Il tecnico ha riconosciuto che, dopo aver dominato il primo tempo contro un avversario di spessore come il Messina, la squadra ha smesso di giocare da collettivo ed è giusto che abbia perso.

Un’amara lezione

Pidatella ha parlato di una lezione che non era necessaria. "Avevo pregato i miei giocatori di non commettere questo errore. Ho sbagliato io a non fare i cambi, mi servirà per la prossima volta", ha ammesso. Ha ribadito di non voler mai accusare i suoi giocatori, riconoscendo l'errore umano, ma ha anche spiegato che il problema non era fisico, bensì di atteggiamento. "Non siamo fenomeni", ha detto con chiarezza. Alcuni dei suoi giocatori, ha sottolineato, non erano abituati a essere titolari e a dover vincere le partite, e devono imparare a essere più "feroci", perché "nessuno in Serie D ti regala nulla".

Sottovalutazione e presunzione

L'allenatore ha respinto categoricamente l'idea che la squadra possa aver sottovalutato il Messina. "Chi mi conosce sa che definire da pazzi dire che abbiamo sottovalutato il Messina", ha detto. "Basta il nome e la loro rosa per tenere alta l’attenzione". La sconfitta, ha ribadito, è figlia di un calo di concentrazione. "Abbiamo commesso l’ingenuità di abbassare la guardia e di non essere più una squadra, ed è giusto che abbiamo perso". Per ripartire, la Sancataldese deve rimboccarsi le maniche, riprendendo l'atteggiamento del primo tempo. "Non si può mollare neanche un minuto in questo campionato. Bisogna essere bravi a uccidere le partite, noi non l’abbiamo fatto. E dobbiamo rispettare l’avversario, cosa che abbiamo fatto solo per una parte del match, dopo di che siamo diventati un po’ presuntuosi".

Sezione: Serie D / Data: Lun 15 settembre 2025 alle 19:00
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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