La settimana più lunga e carica di tensione è appena iniziata. Il campionato di Serie D entra nel vivo del suo atto conclusivo con un duello a distanza che promette emozioni fino all'ultimo secondo dell'ultima giornata. Dopo l'ultimo turno, la lotta per la promozione diretta si è ulteriormente infiammata, con la Dolomiti Bellunesi che, nonostante il pareggio per 2-2 contro la Calvi Noale, mantiene la vetta della classifica con 75 punti.
Alle sue spalle, il Treviso ha accorciato sensibilmente le distanze grazie a un netto 3-0 inflitto al Brian Lignano, portandosi a soli 2 punti dalla capolista. A 90 minuti dalla fine del campionato, lo scenario è avvincente e ricco di incognite, con entrambe le squadre ancora in corsa per il salto di categoria.
Per il Treviso di mister Carmine Parlato, la strada verso la Serie C diretta è stretta ma ancora percorribile: la vittoria domenica prossima allo stadio Tenni contro l'Este rappresenta l'unica opzione praticabile, abbinata necessariamente a una contemporanea sconfitta della Dolomiti Bellunesi contro il Brian Lignano. Le probabilità, tradotte in numeri, vedono i biancocelesti con un esiguo 11% di chance di festeggiare la promozione diretta già domenica.
Ma c'è anche un'altra possibilità che renderebbe questo finale di stagione ancora più drammatico: lo spareggio. Questa eventualità si concretizzerebbe in caso di arrivo a pari punti in vetta alla classifica. In tale scenario, comunicati e regolamenti non definiscono ancora con precisione tempi e modalità, ma l'ipotesi più probabile è quella di una sfida secca in campo neutro, presumibilmente domenica 11 maggio, con conseguente slittamento dei playoff. Lo stadio Mercante di Bassano potrebbe rappresentare una soluzione logisticamente equidistante per entrambe le formazioni.
In ogni caso, la Dolomiti Bellunesi rimane favorita e con una vittoria nell'ultima giornata sarebbe matematicamente promossa in Serie C.
Prima di addentrarsi in ulteriori calcoli e previsioni, c'è una settimana intera da vivere intensamente. Ieri, il Treviso si è ritrovato agli ordini di mister Parlato per preparare al meglio l'ultima sfida contro l'Este. L'umore in casa biancoceleste è alto, forte di un ottimo rendimento difensivo nelle ultime 8 partite, in cui la squadra ha subito solamente 4 gol.
Parte del merito di questa solidità difensiva va attribuita anche al portiere Pablo Mangiaracina, protagonista domenica scorsa a Lignano di una parata superlativa su una punizione insidiosa di Variola. «Era il mio obiettivo per dedicarla a mio nonno Amado, scomparso da poco, e per essere utile alla squadra», commenta il numero 1 biancoceleste come riportato dalla Tribuna di Treviso. «Per me è stato difficile emotivamente per la scomparsa di mio nonno ma non dovevamo sottovalutare la partita, dovevamo reagire al risultato della Dolomiti e rimanere in corsa. Abbiamo fatto una prestazione di squadra e che ci dà fiducia per provare a riprenderli domenica prossima. La porta inviolata non è merito solo mio ma di tutta la squadra e anche del mister che in questo periodo mi ha aiutato molto».
Mangiaracina racconta con determinazione l'approccio verso l'ultima giornata, dove l'obiettivo dei biancocelesti rimane chiaro: l'approdo in Serie C. «Il lavoro in settimana fa crescere la fiducia. La vittoria contro il Brian Lignano ci dà ancora più consapevolezza. La squadra è motivata per provare a ribaltare il campionato domenica prossima: noi ci crediamo e prima di tutto dobbiamo vincere».
Il conto alla rovescia è iniziato. Novanta minuti che valgono una stagione, con due squadre pronte a giocarsi tutto nell'ultimo atto di un campionato che si conferma avvincente fino all'ultimo respiro.
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