La società calcistica dell'Angri ha, come noto, ufficialmente cambiato proprietà. Raffaele Niutta ha ceduto le redini del club al gruppo imprenditoriale capeggiato da Claudio Anellucci, che assume così la carica di presidente della compagine grigiorossa. Il passaggio di consegne è stato formalizzato ieri pomeriggio attraverso la conclusione delle pratiche di cessione.
Il neo-presidente ha immediatamente voluto comunicare con la tifoseria e la città, delineando la sua visione per il futuro del sodalizio sportivo. Nel suo primo messaggio ufficiale, Anellucci ha posto l'accento su alcuni pilastri fondamentali che caratterizzeranno la sua gestione: l'investimento sui giovani talenti, la costruzione di un progetto sostenibile nel tempo e il ritorno dell'entusiasmo nell'ambiente calcistico locale.
La filosofia del nuovo corso
La strategia illustrata dal presidente entrante si basa su un approccio a lungo termine, con particolare attenzione al settore giovanile. Anellucci ha chiarito la sua intenzione di privilegiare l'investimento sui giovani calciatori, pur consapevole che tale scelta possa inizialmente non riscuotere il favore immediato del pubblico.
"Ho sempre pensato che il calcio fosse un veicolo naturale di passione, energia ed imprevedibilità. Ed è proprio questa passione e questa energia che mi hanno spinto con determinazione in questa sfida. Questa sfida per me da oggi sarà impegno, grande lavoro e soprattutto visione. Il futuro di questo sport sono i giovani e questo sarà il mio marchio di fabbrica. Investire su di loro spesso può risultare impopolare, ma a lungo termine sono certo che porta a grandi risultati e soprattutto garantisce poi basi solide su cui continuare a costruire", ha dichiarato Anellucci.
Esperienza al servizio del progetto
Il nuovo dirigente può vantare un'esperienza quarantennale nel mondo del calcio, bagaglio professionale che intende mettere a disposizione della società campana. La sua nomina rappresenta non solo un cambio di gestione, ma l'avvio di una nuova fase progettuale che mira a coniugare competenza tecnica e visione imprenditoriale.
L'approccio manageriale del presidente si caratterizza per l'importanza attribuita al lavoro di squadra e alla collaborazione con professionisti che condividano i medesimi valori e obiettivi. L'intento è quello di creare un ambiente lavorativo coeso, fondato sul rispetto reciproco e sulla condivisione di una strategia comune.
"In questa visione per me è fondamentale il gioco di squadra e avvalermi della professionalità di collaboratori che condividono la mia stessa passione e il mio stesso concetto di futuro e soprattutto lo stesso rispetto. Bisogna riportare in auge l'entusiasmo, la sana competizione, l'impegno e la costanza. I ragazzi hanno bisogno di credere ancora che il merito possa equivalere ad un sogno che si realizza", ha spiegato il dirigente.
Responsabilità e valori
Anellucci ha sottolineato la delicatezza del ruolo che si appresta a ricoprire, evidenziando come la gestione di una società sportiva comporti una responsabilità particolare nella cura e nella formazione del "capitale umano" rappresentato dai giovani atleti.
"Ho la fortuna di fare il lavoro più bello del mondo, ma ho anche una grande responsabilità in quanto chiunque si avvicina a questo sport sa che va a gestire un capitale umano che va maneggiato con grande cura e delicatezza. Sono quarant'anni che questo sport è il mio lavoro e la mia grande passione ed oggi vivo con grande felicità la possibilità di portare il mio vissuto a disposizione di questa grande piazza, che proprio come me ama così tanto il calcio", ha affermato.
Obiettivi e tempistiche
Il progetto presentato dal nuovo presidente si propone di essere concreto e realistico, rifuggendo da proclami ambiziosi ma privi di sostanza. L'approccio scelto prevede una pianificazione attenta e graduale, nella consapevolezza che i risultati duraturi richiedano tempo e dedizione costante.
"I progetti duraturi e concreti hanno bisogno di tempo e di duro lavoro affinché possano affermarsi con successo e da oggi metteremo in campo tutte le nostre competenze, tutte le nostre risorse e tutto il nostro entusiasmo affinché diventi un progetto non ambizioso ma reale e soprattutto un modello da seguire per chi vuole fare un calcio onesto e rispettoso del merito", ha precisato Anellucci.
Il rapporto con la tifoseria
Un aspetto particolarmente significativo del messaggio presidenziale riguarda l'attenzione rivolta ai sostenitori del club. Il nuovo dirigente ha riconosciuto il ruolo centrale della tifoseria nell'ecosistema della società, ringraziando per il supporto già manifestato nei suoi confronti e impegnandosi a mantenere un rapporto di rispetto e dialogo.
"Ho grande rispetto per la tifoseria in quanto cuore pulsante della squadra, che sin dall'inizio non mi ha fatto mancare il suo appoggio e la sua approvazione. Da oggi inizia una pagina importante della mia vita da scrivere a quattro mani con questa grande società che spero di riportare là dove merita e dove sogna. I sogni quando sono condivisi sono più forti. E noi ad Angri da oggi siamo fortissimi", ha concluso il presidente.
Prospettive future
Il cambio di proprietà dell'Angri segna dunque l'inizio di una nuova era per il calcio cittadino. La filosofia gestionale illustrata da Anellucci appare incentrata su principi di sostenibilità economica, valorizzazione dei giovani talenti e costruzione graduale di un progetto competitivo.
L'accoglienza positiva riservata dalla tifoseria alla nuova dirigenza rappresenta un elemento incoraggiante per lo sviluppo delle iniziative programmate. Il successo di questo ambizioso piano dipenderà dalla capacità di tradurre in risultati concreti i principi enunciati, mantenendo sempre al centro dell'attenzione il benessere della comunità sportiva e la crescita del movimento calcistico locale.
La sfida per il nuovo presidente sarà quella di coniugare le aspettative immediate del pubblico con una strategia di medio-lungo periodo, dimostrando che l'investimento sui giovani e la costruzione paziente di un progetto solido possono effettivamente portare ai risultati sperati dalla piazza grigiorossa.
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