Romelu Lukaku non nasconde la propria commozione al termine della sfida casalinga contro il Cagliari, conclusasi con una vittoria per 2-0 che ha consegnato matematicamente lo scudetto al Napoli. L'attaccante belga, intervistato dai microfoni di DAZN, ha condiviso le proprie sensazioni per questo straordinario traguardo raggiunto insieme ai compagni di squadra.

Il bomber azzurro ha voluto sottolineare come questo successo sia frutto di un lavoro collettivo, evidenziando l'importanza del gruppo e della dedizione dimostrata da tutti i componenti della rosa nel corso della stagione.

Le emozioni del momento

"Tante emozioni. Sono molto emozionato per la squadra e per i tifosi. Abbiamo lavorato tanto, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e questo è importante", ha dichiarato Lukaku, mostrando quanto questo trionfo significhi non solo per lui personalmente, ma soprattutto per l'intero ambiente napoletano.

Le parole dell'attaccante rivelano la consapevolezza del percorso compiuto e dell'impegno profuso durante tutta la stagione. La soddisfazione per il risultato ottenuto si mescola alla gratitudine verso i tifosi, che hanno sostenuto la squadra lungo tutto il cammino verso il titolo.

Spirito di squadra al primo posto

Quando gli è stato fatto notare il suo contributo determinante alla conquista dello scudetto, Lukaku ha preferito ridimensionare il proprio ruolo individuale a favore del collettivo. "Sono un pezzo della squadra, che è la cosa più importante. Abbiamo pensato solo alla squadra, tutti sono stati importanti e l'abbiamo portato a casa", ha risposto, dimostrando maturità e senso di appartenenza al gruppo.

Questa dichiarazione evidenzia come il belga abbia saputo integrarsi perfettamente nella filosofia di gioco e nello spirito che caratterizza il Napoli di questa stagione, mettendo sempre gli obiettivi comuni davanti a quelli personali.

La lezione del passato

Un episodio curioso ha caratterizzato i minuti finali della partita contro il Cagliari, quando Lukaku è stato visto invitare i compagni alla cautela, evitando esultanze premature. Il motivo di questo atteggiamento affonda le radici in un ricordo d'infanzia che ha segnato profondamente la mentalità dell'attaccante.

"Quando ero piccolo, ho visto la finale di Champions tra Bayern e Manchester United. Da lì, esulto solo alla fine", ha spiegato Lukaku, riferendosi probabilmente alla celebre finale del 1999 in cui il Manchester United riuscì a ribaltare il risultato negli ultimi minuti. Quell'esperienza televisiva ha insegnato al giovane Romelu l'importanza di non dare mai nulla per scontato nel calcio, una lezione che porta con sé ancora oggi.

La fiducia nell'allenatore

Uno degli aspetti più interessanti dell'intervista riguarda il rapporto con l'allenatore e la fiducia riposta nel progetto tecnico sin dall'inizio della stagione. "Io conosco molto bene le capacità del mister, dall'inizio ho creduto che potevamo fare qualcosa di importante e l'abbiamo fatto", ha affermato Lukaku, sottolineando come la conoscenza approfondita delle qualità dell'allenatore abbia contribuito a creare fin da subito un ambiente favorevole al successo.

La fiducia reciproca tra tecnico e giocatore si è rivelata un elemento fondamentale nella costruzione di questo trionfo, dimostrando l'importanza delle relazioni umane nel raggiungimento degli obiettivi sportivi.

Il momento della svolta

Particolarmente significativa è stata la rivelazione di Lukaku riguardo al momento in cui ha compreso che lo scudetto fosse davvero alla portata del Napoli. "Dopo la partita con l'Inter qui in casa, ho capito che potevamo farcela", ha confessato l'attaccante, indicando in quella specifica sfida il turning point della stagione.

Questo confronto con l'Inter, squadra con cui Lukaku ha un passato importante, ha rappresentato evidentemente un banco di prova fondamentale per misurare le reali ambizioni e possibilità del Napoli in questa stagione. Il risultato e la prestazione offerta in quell'occasione hanno convinto definitivamente il belga delle potenzialità del gruppo.

Riservatezza sui rapporti personali

L'intervista si è conclusa con una domanda su Kevin De Bruyne, compagno di nazionale e amico di lunga data. Tuttavia, Lukaku ha preferito mantenere il riserbo su questo aspetto privato, rispondendo semplicemente: "No comment". Una scelta che dimostra la volontà di tenere separata la sfera personale da quella professionale, concentrandosi esclusivamente sul momento di gioia che sta vivendo con il Napoli.

Il trionfo scudetto rappresenta per Lukaku l'ennesima conferma delle sue qualità tecniche e della sua capacità di essere decisivo nei momenti che contano. La sua integrazione nel progetto napoletano si è rivelata perfetta, contribuendo in modo determinante al raggiungimento di un obiettivo che rimarrà nella storia del club e nella memoria dei tifosi.

Sezione: Serie A / Data: Sab 24 maggio 2025 alle 08:15
Autore: Cristo Ludovico Papa
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