Francesco D'Alessio, 21 anni appena compiuti, si è rapidamente imposto come titolare del Cittadella, collezionando le ultime 15 presenze consecutive da titolare. Arrivato dalla Primavera della Roma, il giovane centrocampista si prepara a calcare per la prima volta il terreno di gioco dello stadio Marassi di Genova.
«Sono "nuovo" da questo punto di vista, ma so benissimo che domani ci accoglierà un ambiente caldo e una squadra, la Sampdoria, costruita per obiettivi totalmente diversi rispetto alla salvezza. Già la sola idea di calcare quel campo è bellissima: il calcio in Italia è nato a Genova e lì hanno giocato tantissimi grandi campioni. È un ambiente stimolante tanto per loro, quanto per chi si presenta da avversario», dichiara D'Alessio.
Sul recente cambio in panchina della Sampdoria, con l'esonero di Semplici e l'arrivo di Evani, il centrocampista mantiene un atteggiamento rispettoso: «Non posso parlare di quanto succede in casa d'altri. So solo che stiamo preparando la trasferta con la stessa attitudine di sempre e mi immagino che loro cercheranno di fare la partita, perché il pareggio non può accontentarli».
Il Cittadella ha spesso offerto prestazioni convincenti in stadi importanti come Palermo, Pisa o Castellammare. D'Alessio conferma questa tendenza: «Giocare in certi stadi è esaltante. In partite del genere bisogna fare scudo e rispondere "da squadra", pressando, andando su tutti i palloni, gestendo le seconde palle in modo meno frettoloso rispetto a quanto abbiamo fatto con la Carrarese, e cercando di essere più cinici negli ultimi venti metri. La chiave di lettura sarà questa, un po' come a Cremona, provando però a durare per tutti e 90 i minuti, cosa che lì non ci è riuscita. Sotto al profilo dell'aggressività e del carattere sono sicuro che non mancheremo».
Riguardo alla classifica e agli obiettivi stagionali, D'Alessio apprezza la sincerità mostrata dal tecnico Dal Canto: «Quando l'ho sentito parlare sono rimasto un po' sorpreso, ma anche contento perché, effettivamente, tanti addetti ai lavori dicono di no, "guardiamo solo quello che facciamo noi". Ma è una favola che ci si racconta, non è così. La classifica la guardano tutti, e il nostro obiettivo deve essere quello di mettere assieme altri 7-8 punti nelle ultime sei giornate. Sono sicuro che ce la possiamo fare».
Sul piano personale, il giovane calciatore si dice soddisfatto della sua prima stagione tra i professionisti: «La riga la tirerò dopo l'ultima giornata, però, per come sta andando in questo momento, sono contento: non credevo di poter trovare così tanta continuità, in un ruolo che non è proprio il mio».
D'Alessio, infatti, sta giocando principalmente come quinto di destra, nonostante la sua formazione come centrocampista centrale: «Di base nasco come mezzala, sì, ma ho sempre fatto un po' di tutto perché, tra le mie caratteristiche, c'è la capacità di adattarsi. E, comunque, le esigenze della squadra vengono sempre prima di tutto».
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